Menu

Tipografia

Pinocchio era un burattino bugiardo la cui storia racconta sia finito, dopo varie sventure, nella pancia di una balena, un capodoglio, per la precisione.
Da bambina ho sempre pensato che questa fosse la parte della storia più fantastica e inverosimile, ma oggi non ne sono più così convinta, anzi io credo che se il nostro burattino si è tuffato in mare ed è stato poi inghiottito da una balena, beh, forse tal fatto deve essere accaduto nei pressi di Sanremo.
Quando si parla di balene si è subito portati a pensare a luoghi lontani, mari e oceani profondi, ma quanti di voi sanno che è proprio il nostro Mar Ligure ad ospitare una notevole quantità di questi enormi mammiferi?
Eppure anche gli antichi romani chiamavano la zona compresa tra Ventimiglia e Albenga Costa Balenae e Portofino deriva dal nome Portus Delphini: dunque non fatevi prendere più da nessun stupore e se volete fare un'escursione veramente unica, provate il whale watching.

Io sono partita dal porto di Andora (IM) con la mia famiglia, marito e figlio di 10 anni, il 31 Maggio 2003.
Prenotare è obbligatorio, ma lo si può fare sia per telefono contattando la società Blu West ai numeri 183/769364 bordo 336/688829 oppure collegandosi al sito Internet www.whalewath.it, dove è anche possibile visionare tariffe e magari scegliere diversi tipi di escursioni, comprese le minicrociere della durata di un intera giornata.
L'imbarco previsto è per le ore 12, la durata della gita di circa 5 ore: consigliato un abbigliamento comodo e non deve assolutamente mancare una bella spalmata di crema solare e berretto, il binocolo non è indispensabile.
E' facile arrivare ad Andora: autostrada dei fiori direzione Ventimiglia, uscita Andora, il porto è all'ingresso del paese e ci si può far fare il permesso dalla capitaneria di porto ed entrare con l'auto per parcheggiare poi fin davanti al molo di imbarco.
La giornata è splendida, cielo terso, mare calmo, soffiava solo una leggera brezza ad alleggerire la calura del sole.
Sul molo si è formato un bel gruppetto di persone in attesa, una ventina circa: famiglie con bambini ed alcuni appassionati ed esperti di fauna marina muniti di binocolo e macchine fotografiche professionali.
L'attesa fa trapelare in ognuno di noi un po' d'ansia e qualche dubbio: chissà se riusciremo ad incontrare una balena.
Alle 11.45 arriva l'imbarcazione "Corsara", una  motonave di 26 metri di lunghezza e 6 metri di larghezza: ora inizia l'avventura, la nostra meta è il "Santuario Internazionale dei Cetacei".
Dalle notizie lette sull'opuscolo informativo apprendo che è un'imbarcazione nuova, varata nel 2002 e appositamente progettata per il turismo naturalistico e la ricerca scientifica.
Saliamo a bordo attraverso la classica passerella, lungo il corridoio laterale si apre l'ingresso per il salone coperto e insonorizzato per gli intrattenimenti multimediali, lì c'è un punto di ristoro, con servizio bar, souvenir shop, libri da consultare, depliant e opuscoli informativi.
Passiamo sul ponte superiore: meraviglioso, è privo di barriere ottiche e offre una panoramica a 360 gradi, ma la domanda che continua a girarmi nella testa è "Come ci sale in nave una persona in carrozzella e dove, eventualmente, verrebbe sistemata?". 
"Nessun problema - mi risponde il capitano. Con l'aiuto degli accompagnatori li facciamo salire a bordo con la loro carrozzina, si possono sistemare in maniera comoda e sicura dove preferiscono, sia nel salone coperto che sul ponte superiore dove la panoramica è migliore.
Il 21 Giugno abbiamo in programma un'escursione con un gruppo di circa 20 disabili più i loro accompagnatori, ma poi ne abbiamo altre anche con gruppi di scolaresche, l'importante è che ci siano gli accompagnatori".
A bordo c'è anche una ricercatrice, è una biologa marina, il suo nome è Barbara, e subito ci spiega le finalità della gita che stiamo per intraprendere
"Il mare della Liguria si trova al centro di un'area di circa 90.000kmq, denominata il Santuario Internazionale dei cetacei, che ospita, appunto, una ricca popolazione di cetacei, balene, delfini. L'area comprende il Mar Ligure, il Mare di Corsica e il Golfo del Leon: qui le condizioni oceanografiche, climatiche e l'abbondanza di cibo consentono condizioni ideali di vita: c'è molto pesce, cefalopodi (calamari) plancton animale e vegetale, insomma il nutrimento essenziale di questi mammiferi.
Questa escursione ha anche un compito di ricerca poichè noi ad ogni uscita stiliamo un rapporto sugli avvistamenti e il nostro compito sarà esclusivamente quello di avvicinare e osservare gli animali senza arrecare loro alcun disturbo.
Se saranno interessati saranno loro ad avvicinarsi ulteriormente a noi e, chissà, magari anche a giocare un po' con le onde della Corsara, ma poi ci allontaneremo nel momento in cui capiremo che li stiamo disturbando; spesso questi mammiferi nuotano in gruppi in cui ci sono anche dei piccoli.
In questo caso tendono ad essere molto protettivi con i cuccioli e a non gradire la nostra presenza.
Gli esemplari che potremmo avvistare sono 8: il torsiope, il grampo, lo zifio, il capodoglio, il globicefalo, la balenottera comune, il delfino comune e la stenella striata.
Andremo alla ricerca dei cetacei senza utilizzare alcuna strumentazione, perseverando pazientemente nell'osservazione del mare, pennellando con lo sguardo la sua superficie, tanto in prossimità della barca quanto in lontananza, cercando di percepire ogni modificazione della superficie marina.
Ricordatevi che delfini e balene sono mammiferi, sono quindi dotati di polmoni e, anche se trascorrono la loro vita sott'acqua, per respirare devono emergere, quindi i segni della loro presenza sono: i soffi, i dorsi, le pinne e gli splashs
".
Da un depliant preso nel salone osservo quanto appena spiegato.

La biologa continua: "Oggi sembra essere una giornata ideale per gli avvistamenti, c'è una lievissima brezza, il mare è calmo, la luce ottima, ma non è detto che li incontreremo, ci vorrà un bel po' di fortuna.
Un'imbarcazione "amica" ci ha segnalato un gruppo di stenelle striate a 5 miglia fuori da S. Remo, ci dirigeremo lì ora, ma mi raccomando qui ci vuole, oltre la fortuna, la collaborazione di tutti, se avvistate qualcosa segnalatelo.
Utilizzeremo come punti di riferimento le ore, quindi ore 12 per la prua della nave, ore 6 per la poppa e così via
".
Appena al largo due signori con i binocoli avvistano degli uccelli di mare, una berta minore e poco dopo un pulcinella di mare.
La biologa ci indica dove guardare per vedere il pulcinella di mare, ma appena ci avviciniamo si immerge e sparisce nel mare
"Eccolo! Guardate a ore 2.00, è proprio qui davanti a noi. Notate il becco, è molto particolare".
Il comandante ci avvisa che siamo nella zona in cui ci avevano segnalato le stenelle e la biologa ci invita a "pennellare il mare" per vedere pinne, salti, splashs, soffi e io piombo di nuovo nell'angoscia cercando di identificare qualcosa, infatti vedo solo lievi increspature del mare, ma ecco che qualcuno grida "Sono lì, sono lì davanti a noi, verso la prua!".
Non faccio nemmeno in tempo a girarmi che praticamente tutti i passeggeri si stanno già accalcando verso la prua per prendere la postazione migliore, per scattare foto, riprendere con la telecamera o semplicemente vedere.
Io vedo bene un sacco di teste e magliette colorate, ma per fortuna il capitano interviene ricordando che non è necessario accalcarsi tutti in un unico posto perchè da qualunque punto della nave è possibile vedere.
L'imbarcazione, infatti, fa un giro intorno al gruppo di stenelle per osservarlo meglio.
Sono circa una trentina di esemplari proprio davanti a noi, però non si avvicinano a noi, anzi cambiano rotta e la biologa ci spiega che in questo gruppo ci sono molti cuccioli, riconoscibili per le dimensioni ridotte e perchè nuotano affianco alla madre.
Il capitano ferma i motori e ora tutti restano immobili ed in silenzio ad osservare il luccichio dei delfini che con i loro corpi sinuosi ridisegnano il mare.
Alcune stenelle curiose passano sotto lo scafo della nave, altre si avvicinano curiose ad osservarci e di tanto in tanto qualche delfino più esuberante degli altri e ai margini del gruppo spicca dei salti, emettendo suoni simili a un allegro chiacchierio.
Sono veramente splendidi, è meraviglioso guardarli nuotare liberi nel loro ambiente naturale, osservare le pinne che, leggere, scivolano su e giù fra le onde.
  
Il comandante decide di allontanarsi da questo gruppo, fa un giro in tondo prendendo il largo per tentare qualche altro avvistamento, ma con grande sorpresa qualche stenella ci segue giocando a fare il surf fra le onde dalla motonave.
Nessuno ha chiesto loro di saltare, di esibirsi e di farci divertire, eppure in questo momento ci stanno regalando un attimo della loro gioia, possiamo ammirarli mentre giocano e si divertono fra le onde della Corsara.
Andrea, un signore conosciuto a bordo, mi racconta le sue precedenti esperienze a bordo del Corsaro, l'altra motonave che la società Blu West utilizza per il whale watching, mi affascina il suo racconto e la sua passione per questo tipo di escursione.
Scopro che è un ottimo fotografo e gli propongo di collaborare a questo racconto per Disabili.com, accetta volentieri, le foto pubblicate le ha scattate quel giorno e riprendono i cetacei che abbiamo incontrato.
Siamo in una fase di stasi, per quanto cerchiamo di "pennellare", purtroppo, nulla all'orizzonte: Andrea mi ripete che non è detto che si avvisterà una balena, ma lui ci spera, vorrebbe tanto vedere un capodoglio.
Mi spiega che è difficile avvistare lo spruzzo che emette perchè è obliquo, ma in compenso quando si immerge fa vedere la sua bella coda.
I suoi racconti mi distolgono dal pensiero che forse non vedremo nulla, anzi mi fanno venire la voglia di cercare e così, appoggiata alla ringhiera, cerco di scrutare il mare con un po' più di professionalità..
Qualcuno tira fuori il binocolo, anche Andrea si mette ad osservare con più attenzione, quando all'improvviso e all'unisono in tre dicono "Ho visto un dorso!... A ore 3".
"Sì! Anche io, a ore 3 uno spruzzo".
E infine Andrea conferma: "Ore 3, dorso e pinna, forse ci siamo".
Una brevissima consultazione con Barbara e poi il capitano avverte "Abbiamo avvistato una balena, ci dirigiamo a ore 3. Siamo a 25 miglia fuori da Sanremo, il mare qui ha una profondità di 2km.
Siete stati fortunati, tra poco la vedremo
".
Ora viaggiamo a velocità sostenuta, il vento mi picchia in faccia e, nonostante gli occhiali da sole, cominciano a lacrimarmi gli occhi e inizio a vedere tutto appannato.
Oddio, non credo proprio sia per colpa del vento, è l'emozione!
Sì, perchè il cuore mi batte forte durante questa corsa e non vedo l'ora di arrivare, anche se non so bene dove, perchè siamo in mare aperto e la costa nemmeno si vede più.
L'unico riferimento è "ore 3" verso cui la prua si è girata.
 
All'improvviso tutti vediamo benissimo un grande spruzzo a 20 metri dalla barca e poi un dorso che si inarca, una pinna e un'impronta enorme sull'acqua.
"Eccola, è lei!" esclamiamo tutti. 
Barbara ci informa che quella che stiamo osservando non è quella che stavamo cercando, ma un'altra.
Le balene presenti nella zona sono due e noi ne abbiamo incontrata una un pò più vicina rispetto a quella avvistata.
Ora si è immersa e resterà sott'acqua dai 10 ai 20 minuti, ci raccomanda di guardare tutt'intorno alla barca e anche oltre, perchè non è possibile prevedere dove riemergerà.
Dopo circa 10 minuti rieccola: spruzzo, dorso e lentamente resta a nuotare a pelo d'acqua, quasi come se incuriosita dalla nostra presenza si fosse fermata a guardarci.
La possiamo ammirare in tutta la sua maestosa bellezza e grandezza, è un'animale enorme e si muove con dolce armonia di movimenti e Barbara ci dice che è una balenottera comune ed è un'esemplare veramente notevole per dimensioni, in genere questi mammiferi hanno una lunghezza massima di 23 metri e da adulti pesano circa 60 tonnellate.
Decisamente diversa dal racconto di Collodi.
Non c'è nulla di spaventoso e aggressivo in questo meraviglioso animale.
Vederla ha lasciato tutti senza parole, persino i bambini che fino a quel momento gridavano e si scatenavano a correre su e giù per la motonave, ora erano in contemplazione.
Nel frattempo, un altro avvistamento a ore 9.
Ma che giornata! Ci sono ben 3 balenottere nel raggio di 100 metri, sembra incredibile.
Il comandante sposta l'imbarcazione facendola girare tutt'intorno alla balena, lentamente, la possiamo vedere da ogni angolazione, è lì a 10 metri da noi e possiamo anche vedere le altre due che sono a breve distanza.
E' incredibile come si lasciano avvicinare, sono veramente animali da proteggere, non hanno alcun timore, anzi si lasciano osservare e direi che ci osservano incuriosite.
Mi sento come un ospite che con infinito riguardo deve muoversi con rispetto, e ho la fortissima sensazione di essere al cospetto di un grande essere intelligente.

Disabili-com: Stenella striata 
Stenella striata


INFO
Sito web www.whalewatch.it

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy