La novità : strutture accessibili ad ogni tipo di disabilità Dal prossimo autunno ben 3.000 famiglie padovane con figli disabili potranno usufruire di agevolazioni su vacanze e gite fuori porta nel territorio delle Terme e dei Colli Euganei.
È il progetto che l’Adoc, Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, sta mettendo a punto grazie alla collaborazione di Federalberghi di Abano Terme (PD) e alla Camera di Commercio di Padova.
Lo scopo dell’iniziativa è garantire il diritto non solo alla vacanza in sé, ma alla vacanza accessibile nel senso più ampio e concreto.
Le vacanze proposte organizzate da Adoc non saranno accessibili solo perché economiche, ma anche perché rispetteranno le esigenze di ogni tipo di disabilità , semplificando le famiglie nella scelta e nella gestione della vacanza e soprattutto saranno a €˜km zero‑¬, le cui mete, cioè, sono facilmente raggiungibili.
Un progetto dedicato alle famiglie padovane che frequentano i maggiori Centri Educativi Occupazionali Diurni della città (ANFAS, I.R.P.E.A., Villaggio S. Antonio e O.P.S.A.) che hanno accolto l’iniziativa. Le famiglie potranno usufruire della vacanza nei luoghi e nelle stagioni da loro stesse scelti.
Abbiamo intervistato per voi il Dott. Sergio Taurino, responsabile ADOC che si dedica in prima persona al progetto.
In cosa consiste il vostro progetto?
Si tratta di un progetto dedicato alle famiglie con figli disabili che potranno usufruire delle strutture alberghiere, degli itinerari turistici e dei servizi che il bacino termale e il parco dei colli euganei offre.
Il progetto è partito ad aprile ed è stato lanciato a luglio attraverso una conferenza stampa.
Si svolgerà in tre fasi: una prima di contatto con i federalbergatori del territorio termale ed euganeo per raccogliere le offerte, gli itinerari proposti e i periodi disponibili; una seconda fase di contatto e informazione alle famiglie interessate attraverso degli incontri previsti tra settembre e ottobre e infine un workshop-convegno previsto per la fine di novembre durante il quale una parte sarà dedicata allo scambio di domande e risposte che le famiglie potranno sottoporre ai rappresentanti di federalberghi presenti.
Dopo questo incontro cominceremo a vedere i primi risultati: se saranno incoraggianti potremmo pensare ad un progetto ancora più articolato che allarghi l’interesse al bacino di utenza. Infatti per ora abbiamo contattato solo i quattro maggiori centri C.E.O.D. di Padova: ANFASS, I.R.P.E.A., Villaggio S. Antonio e O.P.S.A.
Il vostro progetto partirà concretamente nei prossimi mesi. Le agevolazioni sulle vacanze si limiteranno al periodo autunnale?
Il progetto partirà nel periodo autunnale ma se avrà il successo a cui auspichiamo è destinato a continuare nel tempo permettendo alle famiglie di andare in vacanza anche in alta e media stagione.
Le persone con quali tipi di disabilità saranno agevolate?
L’offerta è destinata sia alle disabilità medie e lievi, sia alle gravi. Sicuramente l’offerta sarà molto minore per la disabilità grave, ma Federalbergatori mi assicura che ci sono già strutture idonee alla disabilità grave e gravissima come le persone tetraplegiche ad esempio. Poi la disabilità media ha molte più possibilità : al pernottamento e alla ristorazione si possono abbinare percorsi e itinerari turistici. Per la disabilità grave sarà un turismo più €˜residenziale‑¬, ma si cercherà di creare percorsi turistici che possano sfruttare altri sensi, come ad esempio andare a visitare mostre e musei. La disabilità grave, comunque, rientra nei nostri progetti.
Cosa deve fare una famiglia che è interessata al progetto?
Le famiglie e i disabili che frequentano i quattro centri C.E.O.D. padovani e il comitato delle famiglie, stanno per ricevere l’invito a partecipare ai primi incontri che si svolgeranno nei vari C.E.O.D.. Saranno incontri informativi, dove noi porteremo tutte le ricerche di offerte che abbiamo fatto, e formativi facendo loro conoscere quali sono le loro possibilità e i loro diritti. Dopodiché si concretizzano le adesioni alle offerte.
Voi proponete una meta e le famiglie possono scegliere se cogliere o meno l’occasione?
Saranno le famiglie a scegliere quando, come e dove andare. Con i figli o anche senza. Penso ai soggiorni che i centri C.E.O.D. organizzano periodicamente per i ragazzi disabili: in quelle settimane le famiglie anche senza i loro figli potranno usufruire di queste strutture.
Qual è la finalità del vostro progetto?
Il progetto ha due obiettivi: far incontrare direttamente la domanda e l’offerta di turismo accessibile, senza mediazioni e permettere l’integrazione a livello territoriale delle persone con disabilità . Ma è anche un progetto che pensa alle famigli e ai genitori la cui età media si è alzata: ci sono genitori che hanno 65-70 anni e hanno bisogno di darsi un po’ di relax. Perché, capisco il €˜Dopo di noi‑¬, ma pensiamo anche al presente e a queste famiglie che per 20 o 30 anni non hanno mai trovato una vacanza su misura.
Progetti simili sono già stati svolti in passato?
No, questo è un progetto nuovo che ha tante ambizioni. Poi verificheremo se le famiglie, i C.E.O.D., le Case famiglia risponderanno a questo stimolo e se le grosse associazioni incoraggeranno la continuazione del progetto. Noi stiamo lavorando con molto entusiasmo: abbiamo già creato un database di contatti e offerte, ne stiamo cercando di nuovi e li metteremo a disposizione di tutti attraverso le associazioni e internet. Abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di chi crede in questo progetto.
Per info:
ADOC - Associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori
FEDERALBERGHI
I.R.P.E.A.
VILLAGGIO S. ANTONIO
O.P.S.A.
Per approfondire:
TURISMO ACCESSIBILE
Maheba Dacome
