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JUDO PER DISABILI
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Il judo è uno sport particolarmente adatto ai non vednti, in quanto i numerosi contatti fisici previsti in questa disciplina consentono agli atleti di avere un elevato controllo dell'avversario.

Regole
Il judo per non vedenti non prevede particolari differenze rispetto al judo tradizionale, ad esclusione di alcune di alcuni segnalazioni tattili poste sul tatami che aiutano gli atleti ad orientarsi. Anche nel judo per non vedenti, il solo criterio di suddivisione dei contendenti è il peso.
Per le persone non vedenti il judo è particolarmente indicato, in quanto, come affermato da Augusto Marinotti, allenatore della nazionale italiana Non Vedenti, infatti insegna a sentirsi più sicuri nei movimenti, ad esplorare, a confrontarsi con la sensazione di vuoto e a cadere bene senza farsi male.

Vantaggi
Il judo è uno dei pochi sport di competizione ai quali gli atleti non vedenti o ipovedenti possono partecipare senza ausili particolari e senza che siano indispensabili accompagnatori-guide. I non vedenti traggono grande beneficio dall'esercizio del giudo in quanto la pratica di tale sport consente loro di migliorare alquanto l'importante funzione dell'equilibrio, e di acquistare progressivamente un senso di maggior sicurezza nella deambulazione. Nell'allenamento di judoka non vedenti è però utile che l'istruttore fin dall'inizio permetta all'allievo di essere il più possibile autosufficiente, aiutandolo ad eslorare, anche con dettagliate descrizioni, il tatami e l'ambiente circostante. È inoltre assolutamente necessario evitare, anche facendo uso di istruzioni verbali, che il juodka non vedente esca dal tatami o, peggio, urti contro gli ostacoli.

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