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PARALIMPIADI

 

SCI NORDICO PARALIMPICO

Foto di Francesca Porcellato che esulta per l'oro vinto a VancouverLo Sci Nordico Paralimpico è uno dei sei sport che, assieme al Biathlon, allo Sci Alpino, al Wheelchair Curling, e all’Ice Sledge Hockey, vedrà impegnati i migliori atleti delle Paralimpiadi 


A differenza dello sci nordico tradizionale, lo sci nordico paralimpico richiede un’attrezzatura adattata alle necessità dell’atleta a seconda della disabilità, fisica o sensoriale: può scegliere tra sci, monosci, protesi e stabilizzatori. Gli ipovedenti invece vengono seguiti da una guida che li precede per dare indicazioni e avvertenze durante il percorso. Si possono fare le staffette, sono miste uomini e donne e raggruppano tre disabilità diverse: ipovedenti, amputati, e slittino monosci.


Come negli altri sport paralimpici invernali, gli sciatori sono divisi per categoria a seconda del grado e del tipo di disabilità. 
Ci sono due tecniche diverse da seguire per praticare lo sci nordico paralimpico: la tecnica classica e lo skating, entrambe su divise distanze, ovvero 1 km sprint, 5 km e 10 km per uomini e donne, 15 km solo per uomini. Può essere praticato da atleti con disabilità visiva, amputati agli arti superiori e/o inferiori, e persone sulla sedie a rotelle. Lo skating (pattinato), può essere praticato da persone in grado di camminare, cosiddetti “standing”, mentre chi sta in carrozzina può solo gareggiare con la tecnica classica, rimanendo all´interno dei binari sulla pista.


La campionessa Francesca Porcellato, medaglia d’oro nello sci di fondo alle paralimpiadi di Vancouver nel 2010, in questo video spiega le regole dello sci di fondo e lo sci nordico.

 

 

 

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