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icone di sport variLo sport come terreno dove valorizzare tutte le diversità 

La conferenza stampa tenutasi lo scorso 4 febbraio presso il Salone d'Onore del CONI - Foro Italico è stata un'occasione per affrontare il tema dell'integrazione all'interno dello sport e per presentare il Manifesto Sport-Integrazione, frutto dell'Accordo di Programma fra Coni e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Al tavolo dei relatori erano presenti, tra gli altri, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Direttore Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Natale Forlani, la Responsabile Strategia e Responsabilità Sociale CONI Servizi SpA Teresa Zompetti e il membro del Comitato Scientifico Diana Bianchedi.

Lo sport rappresenta un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale, un ambiente multidimensionale, dinamico, ludico, adatto ad intensificare la coscienza di sé e del proprio corpo, è uno strumento educativo e formativo e spesso è anticipatore dei mutamenti sociali. Lo sport abbina l'attività fisica con quella ricreativa, favorisce la salute, la longevità, il benessere fisico e psicologico. Come sottolineato dal Consiglio dell'Unione Europea, lo sport è fonte e motore di inclusione sociale e viene riconosciuto come uno strumento eccellente per l'integrazione delle minoranze e dei gruppi a rischio di emarginazione sociale.

L'obiettivo del Manifesto Sport-Integrazione è, infatti, proprio quello di promuovere, attraverso lo sport, l'inclusione e l'integrazione dei migranti di prima e seconda generazione sul territorio italiano e di contrastare la discriminazione raziale e l'intolleranza valorizzando la diversità come risorsa.

I principi del Manifesto sono stati veicolati attraverso una serie di iniziative come il Workshop di Sport e Integrazione, la Giornata dello Sport e Integrazione e un'ampia Campagna informativa e di sensibilizzazione nell'ambito di eventi sportivi a livello nazionale e territoriale e soprattutto grazie ad un'intensa cooperazione istituzionale, sia con il mondo scolastico, sia con il mondo sportivo.

La conferenza ha affrontato approfonditamente il tema della cittadinanza sportiva: primo passo di cambiamento per una completa integrazione sociale.
"Per determinare un cambiamento culturale - interviene Teresa Zompetti, Responsabile Strategia e Responsabilità Sociale CONI Servizi SpA - occorre sviluppare un percorso che parta dai princìpi del manifesto redatto l'anno scorso, che si fonda sul principio della cittadinanza sportiva. Occorre rimuovere i fattori di differenziazione tra i giovani italiani e stranieri, favorire la campagna educativa rivolta alle scuole primarie e raccogliere le esperienze dei vari organismi sul tema integrazione e sport".

C'è bisogno di forti "marcatori" per segnare il passato e dare una svolta al presente: l'integrazione è l'obiettivo, lo sport è il veicolo. Lo sport è, infatti, un veicolo privilegiato nell'integrazione perché assegna a ciascuno un ruolo preciso in un contesto collettivo, di squadra e riesce ad abbattere le barriere e i muri che si creano all'esterno, perché nello sport si è tutti uguali.
Aspettando, così, che il "marcatore" faccia "Goal" per garantire non solo una cittadinanza sportiva ma un'integrazione a 360°.

"Lo sport ha il potere di cambiare il mondo"
N. Mandela

I principi del Manifesto:

- Diritto allo Sport Lo sport è uno strumento di prevenzione di disagio sociale e psicofisico e di formazione della persona. Lo sport deve essere considerato un diritto di tutti. Per questo gli organismi sportivi e le società promuovono concretamente processi di partecipazione allo sport indipendentemente dalle condizioni economiche, culturali e sociali dell'individuo.

- Valorizzazione delle diversità e delle unicità Nello sport le naturali differenze di origine, di colore, di lingua e di cultura sono fondamentali per accrescere ed arricchire il singolo individuo. Nel gioco esistono diversità di ruoli e caratteristiche; dal giusto mix nasce il team vincente. Lo spirito di squadra favorisce la coesione valorizzando in senso positivo l'unicità di ogni persona.

- Cittadinanza sportiva Lo sport dovrebbe garantire l'inclusione e le pari opportunità di accesso e pratica sportiva. In tal senso si promuove il principio di cittadinanza sportiva sul territorio nazionale garantendo l'accesso al tesseramento e ai campionati, di ogni disciplina e livello, a coloro i quali siano nati in Italia da genitori stranieri.

- Rispetto Nello sport bisogna astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l'integrità fisica nonché la dignità morale dell'avversario nelle gare e nelle competizioni sportive. Occorre anche mettere in campo iniziative per sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre e dei relativi sostenitori.

- Fratellanza sportiva Il linguaggio sportivo è universale, supera confini, lingue, religioni ed ideologie e possiede la capacità di unire le persone, creando ponti e favorendo il dialogo e l'accoglienza. Bisogna quindi incoraggiare, promuovere, e diffondere la cultura sportiva. In ogni disciplina e ad ogni livello.

- Lealtà sportiva I praticanti, ad ogni livello, le società sportive e gli altri operatori del mondo dello sport devono comportarsi secondo i principi di lealtà e correttezza sportiva e cooperare attivamente per la promozione di una civile convivenza sportiva.

- Non violenza I praticanti, ad ogni livello, le società sportive e gli altri operatori del mondo dello sport rifiutano la violenza fisica e verbale contrastando comportamenti o dichiarazioni che in qualunque modo determinino o incitino alla violenza, sia durante gli eventi sportivi che in allenamento.

- Rispetto delle regole comuni Lo sport si caratterizza per le regole uguali per tutti indipendentemente dall'etnia e dalla cultura del singolo individuo; esso rappresenta un terreno di confronto neutrale capace di mettere tutti sullo stesso piano. Imparare sin da piccoli ad accettare le regole comuni di gioco, ha una valenza altamente educativa e formativa.

- Consapevolezza del ruolo Nello sport il ruolo dell'educatore è fondamentale nel processo di formazione dei bambini e giovani ai suoi valori positivi: spirito di gruppo, integrazione, solidarietà, tolleranza, correttezza, amicizia. È necessario, quindi, garantire che tutti i soggetti - che rivestano un ruolo di responsabilità nei confronti di bambini e ragazzi - siano ben formati e qualificati, nonché, consapevoli dell'importanza dell'esempio.


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