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Il sindaco Raggi non ha ancora sciolto le riserve su questa candidatura

Ha parlato lunedì scorso di un'occasione irripetibile di ripensare l'intera città in termini di accessibilità, di immagine della disabilità, di vivibilità delle periferie, il presidente del  CIP, Luca Pancalli a Repubblica, riferendosi a Roma2024, ovvero la candidatura della Capitale a Olimpiadi e Paralimpiadi tra otto anniLe paralimpiadi possono essere uno tsunami culturale, sociale ed economico, ha dichiarato Pancalli incontrando, insieme alla spedizione italiana in partenza in questi giorni per Rio, il Sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Gli atleti paralimpici, insomma,  appoggiano la candidatura di Roma 2024. "Le Olimpiadi a Roma? Da atleta penso sia una cosa bellissima, farle in casa dà un brivido che non finisce mai. Da romano la vedo più complicata, ma adesso la vedo più da atleta che da romano", le parole dello schermidore azzurro Alessio Sarri all'Ansa. Anche la medagliata Oxana Corso si dice favorevole ai Giochi a Roma: "Mi piacerebbero qui in casa, perché Roma ha un bello spirito. Ma non so se siamo pronti - precisa la Corso -, culturalmente e a livello di impiantistica e barriere non so se siamo in grado. Rompere un po' di barriere ci vorrebbe e da Rio deve arrivare il messaggio di sfondare i muri del pregiudizio".

Non ha invece ancora sciolto la riserva il Sindaco, Virginia Raggi, che molti darebbero contraria alla candidatura di Roma. Il primo cittadino della capitale ha infatti più volte ha sottolineato come le priorità segnalate dai romani siano stati trasporti, rifiuti e stop agli sprechi, rimandando qualsiasi decisione dopo l'incontro che avverrà dopo l'estate con Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Roma, lo ricordiamo, ha già presentato ufficialmente la sua candidatura alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024 al CIO, il Comitato Olimpico internazionale, che il 16 settembre rivelerà i nomi di tutte le città che si sono fatte avanti. Ma entro il 7 ottobre va presentato al Cio il secondo dossier  con le garanzie, che dovrebbe avere anche la firma del Comune. E' lì che si potrebbe avere un eventuale no della Raggi, ed eventualmente realizzarsi un gioco di forza del Governo che, appoggiando apertamente Roma2024, potrebbe scavalcare il Campidoglio.

A proposito di sport paralimpico, giova ricordare inoltre che lo scorso 25 agosto il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo (ai sensi della legge 124/2015) sulla disciplina del CIP, il quale viene trasformato da ente privato a pubblico.  Il principio che sottende questa trasformazione è il riconoscimento dello sport paralimpico come un'attività di utilità e rilevanza pubblica. Nella pratica, inoltre, il CIP potrà utilizzare parte delle risorse finanziarie a disposizione del Coni.

Ospitare una Olimpiade e una Paralimpiade è, per una città, una impresa colossale, che richiede sforzi enormi ma che, sottolineano i favorevoli,  apre anche a possibilità inimmaginabili per una capitale che raccogliendo la sfida di una rivoluzione anche infrastrutturale, potrebbe godere poi di un'eredità importante per tutti i cittadini con disabilità e non. Nel frattempo il comitato promotore di Roma2024 ha recentemente stretto un accordo con Village for All®-V4A, gestore del marchio di qualità internazionale V4A® di Ospitalità accessibile, segno che le necessità di persone con bisogni speciali sono incluse fin da subito nella pianificazione dell'evento.
Certo, le priorità attuali per la Capitale - ma anche per l'Italia tutta - sono molte e molto impegnative.
Staremo a vedere gli sviluppi.


In disabili.com:

Speciale Paralimpiadi


 Redazione


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