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powerchairIl Powerchair è stato inserito dall’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena nei programmi di riabilitazione

Sport per divertirsi, per stare insieme, per sentirsi parte di un gruppo. Ma anche per stare bene e rinforzare il proprio corpo. Da tempo sono noti gli aspetti positivi della pratica sportiva per il recupero, anche fisico, delle persone con disabilità motorie. E se molti passi in avanti sono stati fatti per rendere diversi sport praticabili da tutti, uno scogli sembrava ancora insormontabile: quello del calcio.

Passione nazionale che unisce come poche, il calcio praticato in carrozzina è poco o per nulla conosciuto in Italia, patria del pallone. Ma da oggi qualcosa è cambiato. I pazienti lungodegenti dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena, sono infatti tra i primi fortunati, in Italia, a praticarlo. Riadattato per le persone che si trovano su una sedia a rotelle, quello che prende il nome di Powerchair è in pratica il fratello del calcio‑¬¦con quattro ruote in più. Disciplina inserita tra le attività riabilitative dell’istituto, il Powerchair  adesso viene praticato per un’ora da una trentina di pazienti lungodegenti ospitati dal Santo Stefano.

Come raccontano gli organizzatori, l’attività viene condotta, nel divertimento e nell’euforia generale dei pazienti, da un esperto esterno (Diego D’Artagnan, della €˜Sport & Smile Eventi Sportivi‑¬) suddividendo i pazienti in due gruppi di attività (uno per i pazienti in carrozzina manuale con spingitore e l’altro per i pazienti in carrozzina a motore), con il supporto degli educatori e della loro coordinatrice, nonché dei tirocinanti dell’Università di Ancona. Il Powerchair è solo l’ultima delle attività sportive inserite nei percorsi strutturati dei programmi riabilitativi del Santo Stefano, dove i pazienti praticano, tra gli altri, la pallacanestro in carrozzina, l’atletica, le varie tipologie dei lanci (peso, disco e giavellotto), il nuoto.

Prima di dedicarsi alle partite vere e proprie, i giocatori di Powerchair eseguono anche esercizi appositi, per padroneggiare alcuni dei movimenti attinenti al gioco, come ad esempio i passaggi tra carrozzine e i tiri in porta. Ma come funziona questo gioco? Il Powerchair si gioca in un campo regolamentare di pallacanestro, tre giocatori più un portiere per ogni squadra, e le squadre possono essere miste, uomini e donne. Il pallone utilizzato è di gomma o anche cuoio come per il calcio a undici, ma di circonferenza massima 45 cm. Le carrozzine devono essere munite di paratia anteriore ai piedi che, oltre a fungere da protezione alle gambe, serve per spingere la palla.
In Italia il Powerchair è stato sospeso negli anni '80 e, da allora, nessuno ha più intrapreso questa attività .

Per far sì che quella del Powerchair non rimanga una esperienza unica nel suo genere, e soprattutto chiusa tra le mura dell’istituto, al termine del progetto di calcio in carrozzina verrà organizzata una manifestazione dimostrativa per far conoscere la disciplina e coinvolgere le diverse realtà presenti nel territorio.

PER INFO:

www.sstefano.it

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Redazione

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