"I'm an English man in New York", cantava Sting.
Chissà cosa canterà la speciale delegazione piemontese in partenza per Pechino.
Sicuramente, l'inno d'Italia: destinazione della trasferta è il villaggio paralimpico nel Celeste Impero, per sostenere gli azzurri in gara.
Quelli piemontesi, in prima linea; ma di certo gli elogi non verranno risparmiati a nessuno degli oltre 80 atleti nazionali paralimpici.
Pronta a partire una delegazione piemontese per sostenere gli atleti della regione
"I'm an English man in New York", cantava Sting.
Chissà cosa canterà la speciale delegazione piemontese in partenza per Pechino.
Sicuramente, l'inno d'Italia: destinazione della trasferta è il villaggio paralimpico nel Celeste Impero, per sostenere gli azzurri in gara.
Quelli piemontesi, in prima linea; ma di certo gli elogi non verranno risparmiati a nessuno degli oltre 80 atleti nazionali paralimpici.
La maggior parte di questi ha già raggiunto Pechino; ultima a mettere piede nella capitale 2008 dello sport internazionale sarà la squadra di scherma che, assieme alle autorità del CIP (Comitato Paralimpico Italiano), è attesa il 5 settembre.
E proprio nella stessa data, dall'Aeroporto di Torino Caselle, prenderanno il volo i "supporters" piemontesi.
Ad allacciarsi le cinture saranno numerosi rappresentanti locali del Cip, tra cui la presidente regionale Tiziana Nasi, e due rappresentanti della sezione torinese, ovvero la presidente Silvia Bruno e il membro del comitato provinciale William Marsero.
Prenderanno posto vicino ad alcuni portavoce delle associazioni territoriali; tra questi, Paolo Osiride Ferrero, presidente della Consulta per le Persone in difficoltà , e Michele De Martinis, presidente della Cidos Piemonte, associazione di categoria delle aziende ortopediche.
Passaporto in una mano, bandierina tricolore nell'altra, la rappresentanza piemontese attenderà l'apertura ufficiale dei Giochi, il 6 settembre, per vedere sfilare i "suoi": nella compagine azzura ci saranno infatti Germano Bernardi e Roberto La Barbera per l'atletica; Manfredi Baroncelli, Salvatore Caci e Patrizio Saccà per il tennis da tavolo; Elisabetta Mijno per il tiro con l'arco; Paolo Viganò per il ciclismo, e Fabrizio Olmi per la vela.
La carica c'è, ed ora il medagliere italiano, tirato a lucido, attende di essere rimpinguato a dovere.
INFO:
Il sito del Comitato Italiano Paralimpico
Il sito di CPD - Consulta Persone in difficoltà Onlus
Per entrare nel vivo della manifestazione, visita il nostro Speciale Paralimpiadi Pechino 2008