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coordown logoLo slogan: "Essere differenti è normale, anche nello sport!"

"Lo stato di salute dello sport per i disabili vive una stagione straordinaria dal punto di vista dei successi agonistici, ma occorre fare di più per diffondere la pratica motoria tra le persone con disabilità ": lo ha detto Luca Pancalli, vicepresidente del Coni e presidente del Comitato Italiano Paralimpico (Cip), intervenendo alla presentazione di un vademecum destinato agli atleti con sindrome di Down, "Orientamenti sulla pratica sportiva per gli atleti con sindrome di Down".

Il vademecum fornisce utili indicazioni sulla pratica sportiva per persone con sindrome di Down, sui benefici dell'attività motoria per questi ragazzi, sulle categorie e le competizioni internazionali per gli atleti della Classe 21 (quelli appunto con la sindrome di Down) e le leggi in materia di sport per atleti disabili.

Il progetto è frutto della sinergia tra la FISDIR - Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale (Federazione Sportiva Paralimpica riconosciuta dal CIP - Comitato Italiano Paralimpico) e il CoorDown - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down.

Lo slogan presente sulla copertina è lo stesso scelto dal CoorDown per tutta la comunicazione del 2011, il cui tema principale è appunto lo sport e recita: "Essere differenti è normale, anche nello sport!".

Obiettivo del Vademecum è quello di spingere le famiglie a credere sempre più nelle enormi potenzialità dei loro ragazzi e, allo stesso tempo, di consentire agli operatori e ai tecnici di avvicinarsi con la giusta competenza al mondo della disabilità . Lo sport, quando praticato con criterio e qualità , deve rappresentare sempre più un eccellente strumento di integrazione per i bambini, gli adolescenti e gli adulti con sindrome di Down, al pari della scuola e del lavoro.

I contenuti principali del testo vertono sulle indicazioni delle discipline sportive che costituiscono l'offerta della FISDIR attraverso le associazioni e le società dislocate su tutto il territorio italiano, i benefici a livello fisico e psicologico connessi a una pratica sportiva ripetuta nel tempo e seguita passo dopo passo da professionisti del settore, i possibili sbocchi a livello nazionale e internazionale con competizioni dai chiari contenuti agonistici; oltre questi aspetti di carattere prettamente tecnico, il Vademecum prosegue enunciando gli aspetti giuridici legati alla materia e si chiude con i riferimenti che metteranno in contatto l'universo FISDIR con il mondo CoorDown.

"Per il momento ci siamo occupati solo delle discipline individuali, ma l'obiettivo è allargarci anche agli sport di squadra - ha sottolineato Sergio Silvestre, coordinatore nazionale di CoorDown - ma esistono già delle esperienze di squadre integrate composte da normodotati e disabili, cosa che lascia pensare che il percorso intrapreso sia valido e possibile".

"Dobbiamo avvicinare i ragazzi allo sport - ha incalzato il Presidente Fisdir, Marco Borzacchini - cercando di offrire una corretta informazione alle famiglie: è proprio l'informazione che manca, perché quando i genitori cominciano ad accorgersi delle problematiche dei figli, della disabilità , vanno alla disperata ricerca di informazioni. E spesso, nella speranza di riuscire a far svolgere al bambino un'esistenza il più normale possibile, ricevono informazioni sbagliate o stereotipate, legate cioè al sentito dire più che alla realtà ".

"I ragazzi con sindrome di Down - ha concluso Pancalli - nel 2012 saranno per la prima volta parte integrante dei Giochi Paralimpici di Londra, sintomo di una potenzialità tecnica non più da riscontrare ma tutta da esprimere e valorizzare".



INFO:

http://www.fisdir.it
http://www.coordown.it
http://www.comitatoparalimpico.it



IN DISABILI.COM:

PROGETTO CATERINA: UN PERCORSO DI VITA PER I BAMNINI CON SINDROME DI DOWN


PROTOCOLLO INAIL E CIP: SPORT COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE




Alessandra Babetto

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