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giocatori di wheelchairProssima tappa importante, i mondiali del 2014, dove gli azzurri punteranno al podio

L'idea del Wheelchair hockey ci evoca subito immagini di velocità , urti, giochi di squadra e scatti improvvisi, per uno sport da veri duri. Ma come funziona questa disciplina sportiva che in Italia ha molti amanti ma ancora forse pochi conoscitori? E soprattutto, qual è il livello delle squadre di casa nostra?

Per voi oggi scopriremo qualcosa di più dell'hockey su carrozzina grazie al contributo, nientemeno, che del commissario tecnico della nazionale italiana di hockey in carrozzina elettrica, Michele Fierravanti, che abbiamo intervistato per voi.

Fierravanti, una domanda a bruciapelo. Lei allena la squadra azzurra di Wheelchair hockey: perché un ragazzo dovrebbe scegliere questo sport e non, mettiamo, il basket in carrozzina? Che tipo di valori e regole animano questa disciplina?
Il Wheelchair hockey  è una disciplina nata soprattutto per persone che sono affette da patologie neuromuscolari anche gravi che non hanno la possibilità di svolgere altre attività sportive agonistiche a differenza del basket. Le regole sono molteplici ma i valori dello sport sono sempre gli stessi ossia essere protagonisti cercando di aver il massimo dei risultati nel rispetto di se stessi degli avversari e delle regole del gioco.

Due portieri, due stick e sei mazze tra i quali una ragazza, Sonia Veres: la mascotte del gruppo o, come spesso accade, la più tosta tra tutti i giocatori?  Due parole sui suoi atleti?
I miei atleti sono straordinari incarnano perfettamente cosa vuol dire carattere, sacrificio e voglia di non mollare mai sia nello sport che nella vita. La scelta dei giocatori sono fatte in base alla bravura del gioco e dalla concentrazione e da valori morali che cmq sono determinati per giocare e vivere nella società moderna.

wheelchair hockey squadra italianaDi recente si sono disputati i campionati italiani, con Roma campione d'Italia. Realtà interessanti come la Cocoloco Padova si stanno affacciando: qual è il livello delle squadre di casa nostra?
La Roma ha confermato come nelle precedenti competizioni di essere la squadra più organizzata e la squadra da battere ma il movimento sta crescendo in modo forte e continuo  e ci sono 3 o 4 compagini che potranno colmare il gap tra cui Il Padova che ha un potenziale fisico tecnico impressionante.

Infine gli Europei in cui si è riconfermata una strabordante Olanda, in cui l'Italia, pur non premiata nel punteggio,  ha dimostrato un gioco coeso come mai prima d'ora. Una sua riflessione in merito?
Grande soddisfazione dal  punto di vista del gioco e dalla mole di azioni creata ma grande delusione per non aver concretizzato il tutto che non ci ha permesso di aver dei risultati migliori che ci aspettavamo e meritavamo. L'olanda ha una organizzazione e una qualità dei singoli superiore a tutti e come da pronostico hanno vinto come succede da 20 anni ma tutti stanno crescendo e cercheremo di sovvertire i pronostici.

Quali sono i prossimi appuntamenti che vedranno impegnati gli azzurri? In qualità di allenatore, cosa si attende per il futuro della nostra nazionale?
I prossimi impegni cominceranno a settembre/ottobre con i raduni dove si cercherà di lavorare sullo zoccolo duro della nazionale e i nuovi innesti di atleti cosi preparandoci per i mondiali tra 2 anni cercando di puntare al podio che quest'anno non siamo riusciti ad ottenere.

Non ci resta quindi che fare un in bocca al lupo a tutta la squadra: forza ragazzi!!


PER INFO:

Federazione Italiana Wheelchair Hockey Onlus



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Francesca Martin



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