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E' un progetto pilota, che potrebbe avere tutta una serie di sviluppi
in caso di successo. E' uno di quei casi in cui i disabili sono utili
allo sport, ma soprattutto in cui e' lo sport ad essere utile ai
disabili. L'occasione e' il match internazionale di rugby in programma
sabato 11 novembre a Rovigo tra Italia e Canada. Protagonisti
dell'iniziativa alcune aziende private, Eurotel fra tutte, ed il
Comitato Organizzatore della partita. Sull'altro versante e' stato
coinvolto il "Gruppo Citta' senza barriere di Rovigo", href="http://www.adigecolli.it/csb/> www.adigecolli.it/csb/,
un'organizzazione di volontariato nata nell'aprile del '92, e composta
da tecnici, disabili e volontari. Diventato O.N.L.U.S. di diritto
nel '98, il Gruppo ha come finalita' il rispetto dei diritti della
persona, in particolare del disabile, un suo reale e pieno inserimento
lavorativo, una completa utilizzazione delle strutture sociali del
territorio, amministrative, culturali, sportive e sanitarie, eliminando
le barriere architettoniche. Infine l'associazione cerca di creare
momenti di sensibilizzazione con la gente, e di informazione con le
scuole. Tornando al rugby, l'iniziativa si chiama "Produco anch'io", e
consiste nella creazione di un call-center, in cui sono impiegati
disabili motori, che fornira' un servizio di telemarketing nei giorni
precedenti all'evento Italia-Canada.


I disabili, per promuovere il test-match, telefoneranno alle aziende,
ai negozi, alle associazione ed ai privati, ai quali verra' proposto di
acquistare i biglietti per l'incontro dell'11 novembre. La novita' sta
nel fatto che una volta tanto non si tratta di sussidi e di sostegni
economici volontari a favore di questa categoria, che generano comunque
un effetto "emarginazione". I disabili non lavoreranno da casa, ma in
un luogo comune, per sviluppare lo spirito di aggregazione e le
motivazioni. In seguito le aziende che hanno proposto "Produco anch'io"
hanno intenzione di costituire un'impresa commerciale da insediare nel
Polesine, per sviluppare un network sul territorio nazionale animato
esclusivamente da disabili motori, arrivando in un triennio a creare
mille posti di lavoro , o meglio di telelavoro . A
conclusione della partita tra gli azzurri ed il Canada, le persone
ingaggiate potranno continuare con il telemarketing.


I concetti alla base di questo lavoro sono meritocrazia e qualita'.
Ognuno consegue risultati in merito alle proprie capacità, tanto che
ogni operatore fruirà di un reddito derivante dalla capacita' di saper
vendere Italia.Canada.


Federico Fusetti - federico@disabiliforum.com

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