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Gioca a basket da una vita e ha da poco fatto proprio, strappandolo albrasiliano Oscar Schmidt, il record di miglior realizzatore di tutti itempidel campionato italiano. Però Antonello Riva trova anche il tempo per starecon i ragazzi meno fortunati e aiutarli nelle attività di ogni giorno.
Lo ha raccontato in un intervista rilasciata alla 'Gazzetta dello Sport'. "Sono cresciuto nel Cantù - racconta Riva, che i tifosi chiamanoaffettuasamente l'Antunel - e in questasocietà si cerca di insegnare ai giovani ad essere uomini anche fuori dalcampo. Una filosofia mirata a sostenere chi ha bisogno.
Ricordo che a metà degli anni '80 andammo a visitare per la prima volta la 'Casa di Gino', uncentro per ragazzi disabili, appena fuori Como, dove si coltiva la terra esi raccoglie la frutta per venderla al pubblico. Mi sono tirato su lemaniche: ho lavorato con i ragazzi e continuo a farlo. Ho passato lì tantipomeriggi e mi sono accorto che, nonostante i loro problemi, i ragazzi siricordano sempre le cose fatte insieme. E quando capiscono che un campione èuna persona normalissima, solo più fortunata, vedo la gioia sui loro visi:un'emozione indescrivibile".
Ma ci sono anche altri campioni disolidarieta': come il grande Marzorati, ambasciatore Unicef,e Rossini. Riva e' anche grande amico di Giuseppe Bergomi, calciatoresilenzioso ma piuttosto attivo, sia in campo che fuori, che organizza molteiniziative con scopi lodevoli.
Conclude Riva: "Amo molto il contattodiretto: spendere una giornata per conoscere chi è in difficoltà e poifrequentarlo per creare una continuità di rapporto, mi dà moltasoddisfazione. Il mio scopo è dare un po' di felicità agli sfortunati chehanno una vita dura".

Alcuni indirizzi: Don Guanella, Colonia Agricola 'Casadi Gino'. Como, tel.031-282175. Centro Salesiano 'S. Domenico Savio', Arese (Milano), 02-937721.

Valentina Polati - valentina@disabili.com

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