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Le regole del tennis su sedia a rotelle sono uguali a quelle del tennis in piedi. Il campo ha le stesse dimensioni, l’altezza della rete e’ identica. Unica deroga, la possibilita’ di far rimbalzare due volte la pallina sul terreno prima di colpirla, ma i migliori giocatori molto raramente la sfruttano. E cosi’, dopo che una decina di anni fa il tennis arrivava anche in Italia, nel ’92 nasce il Torneo di Livorno, che da sei edizioni si e’ trasformato in “Torneo Internazionale Inail Citta’ di Livorno”, dopo la decisione degli organizzatori di aprire le porte agli stranieri. Oggi, i quasi cento atleti provengono da una quindicina di nazioni, ed il Torneo e’ diventato tra i piu’ importanti del mondo.


Al Circolo Tennis Libertas Sport di via Condotti Vecchi, per tutta questa settimana e fino a domenica 2 settembre, si affrontano i migliori atleti in circolazione, ma anche giovani e principianti, che potranno partecipare ad un clinic organizzato parallelamente al Torneo.


Claudio Rigolo, 43 anni compiuti proprio la scorsa settimana, oltre ad essere una delle “anime” della manifestazione e’ anche un punto di riferimento della squadra azzurra, con le ultime due Paralimpiadi (Atlanta e Sydney) ed i Mondiali di Sion (Svizzera) di due settimane fa all’attivo. Livornese purosangue, gioca dall’eta’ di 32 anni, ed e’ orgoglioso del successo del Torneo. “Ogni anno cresciamo sempre di piu’, aumentano gli atleti ma anche il pubblico ed i volontari, ed in proporzione la soddisfazione per quello che facciamo”. Spesso organizzare manifestazioni sportive e’ difficile, ci sono da superare i tanti ostacoli che incontrano gli sport “minori” rispetto al calcio, e la difficolta’ di catturare gli sponsor, a maggior ragione quando si parla di disabili… “Il nostro segreto e’ quello di proporci in maniera spontanea”, riprende Claudio, “senza riferimenti a ghetti o emarginazione, senza piangersi addosso e facendo sentire tutti i partecipanti come componenti di un’unica squadra”.


Anche per questo ogni sera, conclusa la giornata di gare, il Torneo di Livorno si trasforma in una grande festa, dove tutti tornano ad essere semplici ragazzi che hanno voglia di divertirsi, senza distinzioni di alcune genere. “E poi vogliamo che il Torneo sia una vetrina internazionale per il tennis in carrozzina. Quest’anno partecipa anche il piu’ giovane giocatore d’Italia, Davidino, 8 anni, spina bifida, che frequenta la nostra scuola di Livorno insieme ad una quindicina di altri ragazzi. Uno dei miei scopi e’ quello di far conoscere questo sport da tutti, anche attraverso questa competizione”.


Tornando alle gare, nel tabellone Open uomini troviamo 4 giocatori (su 32) del Top Ten. Ci saranno Ricky Molier, olandese, numero 1 al mondo, che torna a Livorno per la terza volta, fresco campione del mondo a squadre, ed il suo compagno Robin Ammerlaan, numero 3 del ranking mondiale, e poi Martin Legner, austriaco, vincitore dell’edizione 2000, e gli italiani Mazzei, Gattelli, Verzeroli, Pilan e Corradi, oltre al direttore-giocatore-allenatore del torneo, numero 71 al mondo, Claudio Rigolo.


Presenti anche tutte le migliori giocatrici del mondo, in gran parte olandesi, a partire dalla numero 1 Esther Vergeer; la partecipazione di tutti questi campioni proietta il Torneo ai vertici della categoria CS1 (Championship Series 1), subito dietro alle prime due rassegne del “Super Series”. Anche grazie a questo spessore tecnico, per fortuna, gli sponsor si sono mossi abbastanza volentieri, sia a livello nazionale che locale.


Appuntamento dunque fino a domenica 2 settembre con i 72 giocatori e le 15 giocatrici, con le serate di musica e ballo, con la mostra di pittura che si svolge in questi giorni al Circolo, con tutti gli sportivi che si ritroveranno al Circolo Tennis Libertas Sport, in via Condotti Vecchi a Livorno.

Federico Fusetti - federico@disabiliforum.com

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