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In occasione della quarta edizione della Maratonina Internazionale per Disabili "3 RUOTE INTORNO AL LAGO", che si svolgerà a Varese il 6 aprile prossimo, la POLHA-VARESE (Associazione Polisportiva per Disabili) e l'ASSOCIAZIONE CULTURA E SPORT VOLTORRE hanno organizzato come sempre varie iniziative collaterali per parlare di disabilità e sport, in questo 2003 proclamato Anno Europeo del Disabile e Anno dell'Acqua.
E sarà un grande esempio di forza e di sportività quello che ci mostreranno i 140 atleti iscritti alla corsa intorno al lago di domenica 6 aprile, sullo splendido scenario della conca del lago che si sta risvegliando al tepore primaverile.

"3 RUOTE INTORNO AL LAGO" 2003

Organizzatori
POLHA Varese e ACSV Voltorre

Con il Patrocinio di
Regione Lombardia, Provincia di Varese
Comuni intorno al lago di Varese (Azzate-Bardello-Biandronno-Bodio Lomnago-Buguggiate
Cazzago Brabbia-Galliate Lombardo.-Gavirate-Varese)
Centro Servizi Amministrativi (ex-Provveditorato agli Studi ) di Varese, Comunità Montana della Valcuvia, Parco del Campo dei Fiori, Panathlon, CONI, FISD (Federazione Italiana Sport Disabili)

Con la collaborazione di
Prefettura e Questura di Varese, Comando Provinciale dei Carabinieri, Polizia Stradale, Comando Polizia Provinciale e Polizie Locali dei 9 Comuni, decine di aziende e sponsor, oltre 400 volontari di vari gruppi e associazioni esistenti nei 9 comuni sul lago

CORRINSIEME - 6 Aprile 2003
Partenza ore 10.00 da Oltrona  - Arrivo a Gavirate-Voltorre

La novità di quest'anno, per quanto riguarda il coinvolgimento delle scuole, è la staffetta CORRINSIEME.
E' stato proposto agli insegnanti di sostegno e/o di educazione motoria e fisica delle scuole elementari e medie della zona di preparare delle "squadre" di 5 alunni, di cui 1 disabile e 4 non. 
Il 6 Aprile 2003 alle 10.00, mentre da Bardello partirà la Maratonina "3 Ruote Intorno al Lago", le squadre di alunni daranno vita ad una STAFFETTA denominata appunto "CORRINSIEME", che partirà dalla rotonda di Oltrona, a 1 km. da Gavirate-Voltorre, zona dell'arrivo della Maratonina.
Ogni bambino correrà per 200 mt., poi darà il cambio al suo compagno di squadra e così via, fino a dare il cambio all'ultimo frazionista, lo scolaro disabile.
Si spera molto nella partecipazione di quegli allievi con disabilità motoria, i quali potranno gareggiare con la loro carrozzina personale o con una carrozzina che si cercherà di mettere a disposizione per tempo, in modo che la possano provare più volte per familiarizzarsi con la tecnica di spinta.
A questi allievi verrà anche regalato un caschetto protettivo da bici.
Applausi, medaglie e gadget per tutti saranno il giusto premio per questa fatica.

In tutti i genitori, riguardo allo sport dei loro figli, si evidenziano, in maniera più o meno marcata, due comportamenti contrari.
Ci sono genitori col termometro e genitori col cronometro; chi cerca di "ammalare" i propri figli, chi cerca di "campionizzarli"; chi usa il freno, chi l'acceleratore…
I genitori dei figli disabili raramente considerano la pratica sportiva, e l'ambiente che ne deriva, come una vera terapia psicosomatica: la ritengono un'esperienza ricreativa, vagamente incidente.
Non la accettano di buon grado, poiché pensano seriamente che i difetti dei loro cari vadano celati e non esibiti.
Eccovi servita a dovere la parola "handicappato" nella sua vera traduzione sociale!
Questi genitori non capiscono che i propri figli, nello sport, vanno ad esporre i loro pregi, non i loro difetti; non capiscono che lo sport regala a tutti un patrimonio esistenziale più utile di
un conto in banca; differenziato su due grandi temi dell'essere: mai illudersi, mai arrendersi!

(Giovanni Notarnicola - tratto da "I quaderni del Panathlon" - maggio 1995)

LO SAPEVI?
(Riflessione proposta ai bambini delle scuole dagli atleti della POLHA-VARESE)

Non tutti hanno la fortuna di essere sani e di avere il fisico perfetto…
Basta un attimo al momento della nascita, una malattia, un incidente causato magari da un istante di disattenzione... e la tua vita cambia totalmente.
Ti ritrovi a fare i conti con un corpo pieno di limiti, con un'esistenza molto più difficile e anche con l'ignoranza della gente che ti guarda più del dovuto solo perché sei "diverso"…
Ma lo sport può aiutare a superare tutto questo e a trasformare un'esistenza difficile in una vita tutta da vivere. Infatti anche un ragazzo disabile può fare sport come lo fai tu.
Certo, le regole sono un po' diverse e spesso bisogna utilizzare attrezzature speciali, ma il divertimento è assicurato ugualmente.
Il nuoto, per esempio, è una delle discipline preferite da tutti, perché nell'acqua si è liberi di muoversi senza alcun impedimento: bastoni, protesi e carrozzina restano fuori, e il corpo trae un gran beneficio da questa totale libertà...
Ma è anche possibile correre, saltare, giocare con la palla, sciare, fare tiro con l'arco, tennis, basket o canoa...: non esistono limiti se c'è la volontà di riuscire.
E i ragazzi disabili di volontà ne hanno da vendere!
La POLHA è una delle tante Società sportive esistenti in Italia nate con lo scopo di permettere a tanti giovani che si trovano in condizione di handicap di fare attività motoria.
Spesso il problema è trovare impianti sportivi senza barriere architettoniche, istruttori capaci di insegnare a praticare questi sport un po' diversi, volontari che dedichino un po' di tempo a dare una mano in palestra e piscina, sponsor che credano nelle nostre proposte e ci diano una mano ad acquistare una carrozzina da corsa o un monosci.
Ma i risultati che si ottengono sono tanti, e la gioia di allenarsi o gareggiare insieme ripaga di tanti sforzi.

Per Info
POLHA - VARESE
c/o Daniela Colonna preti
Via Guicciardini, 56 - 21100 Varese
Tel/Fax 0332/26.37.70 - cell..338-78.21.842
Sito web www.logic.it/polha/
E-Mail dacopi@tin.it

 
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