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C'è chi crede che la vela sia uno sport solo invernale?
Niente di più sbagliato, anche se in generale i non appassionati di questa pratica associano più facilmente la vela a caldo, mare, sole.
Ecco: dimenticatevi questo panorama, perchè stiamo parlando del Campionato Invernale di vela, che si è appena concluso nel più grande lago itaiano, quello di Garda.
Ve ne parliamo per poter commentare il nuovo traguardo raggiunto dall'equipaggio Enjoy with Eos nella classe J24, la barca dell'associazione "Eos - La vela per tutti" che da oltre otto anni permette ai disabili di apprendere l'arte della navigazione a vela.

Nonostante le difficoltà legate alle rigide temperature invernali e all'approccio con uno sport che non è tra i più semplici da affrontare per un tetraplegico, l'equipaggio di Enjoy with Eos, composto da un timoniere disabile, Luca Mantovani, dall'istruttore nel ruolo di tattico Valerio Pighi e da abilissimi trimmer e prodieri scelti tra i volontari dell'associazione, è riuscito a scalare la classifica generale regatando contro equipaggi di alto livello e ottenendo, prova dopo prova, risultati davvero inaspettati, fino al secondo posto finale.

"Essere disabile e condividere l'impegno e i disagi di una regata invernale a pari livello con l'equipaggio "abile" è un'esperienza altamente formativa e stimolante" racconta Luca Mantovani, emiplegico, velista di Eos da quattro anni.
"Per timonare una barca non serve l'agilità e la forza che, invece, è necessaria al prodiere ed al randista. E' una questione di sensibilità sul timone, di percezione del vento, di intelligenza strategica e quando si è chiamati a fare anche da skipper, è richiesto il difficilissimo compito di gestire l'equipaggio".
 
Vince la reciprocità, di aiuto e di fiducia, tra normodotati e disabili componenti l'equipaggio.
Da una parte i volontari imparano a fidarsi di un disabile, riconoscendone le potenzialità spesso inespresse, mentre dall'altra, il disabile torna ad essere componente attivo in un rapporto a pari livello con i normodotati e scopre di poter ancora fare la differenza sia in termini sportivi che umani.

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Quest'anno Eos sarà impegnata in un progetto davvero innovativo che prevede la costituzione di una flotta di sei piccoli trimarani accessibili per essere portati in autonomia dai disabili. Con tali imbarcazioni l'associazione intende organizzare corsi di vela gratuiti, regate e match race, aprendo la possibilità di provare "Emozioni", così è stato battezzato il prototipo, anche a disabili non motori.
Il trimarano, di 3 metri di lunghezza, è stato attentamente valutato dal timoniere di Coppa America, Mauro Pelaschier in veste di fidato consulente e amico del famoso velista paraplegico Andrea Stella. Quest'ultimo si è detto molto soddisfatto dall'idea e ha già prenotato una riproduzione di "Emozioni", da lasciare a disposizione di Eos.
Il progetto sarà reso possibile grazie ad un importante aiuto ricevuto dalla Fondazione Cariverona.

Dell'anno scorso invece la "Eos Volkswagen Cup", con l'importante contributo della casa automobilistica tedesca, che nel 2007, alla prima edizione, ha visto fronteggiarsi, nelle acque antistanti il Circolo Nautico di Brenzone, ben sei imbarcazioni, timonate da diversamente abili, per quattro giorni di intense prove. Più di 40 volontari hanno prestato il loro aiuto per permettere la buona riuscita dell'evento, che verrà ripetuto anche nel 2008, già a partire dal mese di giugno.

INFO:

Associazione Eos - Michele Dusi Onlus

Ci siamo occupati delle attività dell'associazione Eos anche con questi articoli:
SI E' CHIUSO NAVIGANDO NEL GRANDE MARE 2007

SUL GARDA CON I DISABILI, UNA LEZIONE DI DESTREZZA E FORZA DI VOLONTA'


[Valter Nicoletti]

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