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"Mare per tutti" è una manifestazione organizzata per l'11 e 12 giugno nello splendido mare di Alghero, in Sardegna, con l'obiettivo di avvicinare i disabili al mare e alla pratica degli sport acquatici. I partecipanti, insieme ad istruttori e coordinatori saranno impegnati in quattro attività: vela, kayak, diving e pesca sportiva.
Un'esperienza formativa, uno stage di due giorni articolato su lezioni teoriche e pratiche che vuole riproporre una pratica che in altri Paesi - Francia, Inghilterra, Olanda, Danimarca e Svezia - costituisce parte integrante del percorso formativo degli studenti che frequentano scuole e università.
Perchè gli sport acquatici insegnano davvero molto, e non solo a chi è disabile: permettono di gestire in modo ottimale il proprio corpo in rapporto agli elementi naturali, di affinare il senso del tempo, di stimolare l'osservazione e l'attenzione e soprattutto di allenare la capacità di relazionarsi con gli altri, sviluppando il senso dell'identità personale e dell'appartenenza al gruppo.
Come collega terre, popoli e culture diverse, il mare è in grado di unire anche persone con esperienze, vite e abilità differenti: disabili e non, per esempio, che sono avvolti dalle sue onde e ai quali viene offerta la possibilità di praticare attività - gli sport acquatici - che permettono di sviluppare le relazioni interpersonali, i giochi dei ruoli, del confronto, dell'emulazione, della cooperazione e della solidarietà.
E' un percorso diretto verso l'integrazione e la riduzione della disabilità, verso la crescita personale di chi ha un deficit e di chi non lo ha, attraverso esperienze comuni di insegnamento, apprendimento, scambio e sperimentazione.
La difficoltà dei disabili di integrarsi nel tessuto sociale non rappresenta certo una novità. E il malessere nasce dalla percezione della diversità dalla paura dell'isolamento e dell'emarginazione. Annullare in loro il senso della diversità è la soluzioni per farli vivere meglio; e la pratica di sport acquatici consente di far questo perchè coinvolge in un programma comune soggetti disabili e non, con compiti e ruoli ripartiti in rapporto all'esperienza, alle capacità, alle possibilità di ciascuno, finalizzati alla conoscenza di sè, dei propri limiti ma soprattutto delle proprie potenzialità.
Strumento utile quindi sia nell'età evolutiva che in quella adulta, la formazione marinara dimostra come la moderna tecnologia, unita al buon rapporto interpersonale, consente l'eliminazione o il superamento di qualsiasi barriera, anche nelle situazioni più complesse come la vita e la pratica sportiva in mare. 

Per conoscere il programma di "mare per tutti", clicca qui

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