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Una protesi come braccio. Un aiuto per poter praticare lo sport che più gli piace -il tennis- con buoni risultati e senza tante "invidie". Pierluigi Miola ha 35 anni e vive a Campiglia dei Berici in provincia di Vicenza. Lo sport per lui ha rappresentato la molla per, come dice egli stesso, "ricostruirmi una nuova vita".

Aveva appena 20 anni Miola quando, lavorando come operaio macellatore aveva appena raggiunto una discreta autonomia dall'emiparesi spastica, una "maledizione" che lo aveva colpito dalla nascita togliendogli la funzionalita' della parte sinistra del corpo. Un terribile incidente sul lavoro gli provoc= l'amputazione del braccio sano, il destro."Da allora" dice Pierluigi "la mia vita si e' veramente stravolta". Era difficile trovare la forza di reagire a simili urti della vita. Finche'....
"Finche' un amico, con il quale mi divertivo la domenica a fare corse campestri mi propose di "correre" a livello agonistico con i disabili". Un percorso sportivo praticato inizialmente con le societa' vicentine H81 e Insieme Vicenza che gli hanno permesso di correre, fare salto in lungo, nuoto e tennis tavolo fino al 1991, anno in cui gia' da nazionale si era trasferito alla Polha Varese. Con questa polisportiva Miola ha raggiunto i suoi migliori risultati partecipando alle Olimpiadi di Barcellona ed ai Mondiali di Berlino, una soddisfazione ma un impegno notevole di otto ore quotidiane dedicate all'allenamento in piscina, palestra e pista.
Ma la sfida nuova e più audace e' giunta con l'abbandono dell'attivita' agonistica: giocare a tennis per uno come lui, praticamente senza braccia. "Al centro protesi INAIL di Budrio (BO) mi hanno impiantato prima una protesi cinetica che agisce con il movimento della spalla, poi una nuova protesi mioelettrica che funziona con il movimento del polso." Sembra un miracolo: Pierluigi dopo qualche mese di pratica e' in grado di eseguire tutti i colpi, dai servizi alle vole'e, persino i top.
Il nuovo traguardo e' di poter partecipare a Sydney, alle Olimpiadi del 2000, contro un avversario normale per farlo sudare un bel po'. Ma e' importante il messaggio di Miola: una protesi pu= far miracoli ed il grado di affidabilita' raggiunto da specifici supporti potra' consentire a disabili di fare quasi tutti gli sport, dalla scherma al tennis tavolo, dal biliardo al canottaggio. Persino allo squash.....

Stefano Pittarello - stefano@disabili.com

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