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Inverno uguale neve uguale (ma non per tutti) sci.
Quel "non per tutti" in contesto di Disabili.com evoca barriere, difficoltà di integrazione, e cosacce simili.
Ma non è questo il caso: il non per tutti dipende quasi solo da volontà e possibilità personale, perchè è ormai una pratica sportiva a disposizione anche di tanti - atleti e non - disabili.
Ne abbiamo parlato con il signor Nicola Busata, maestro di sci responsabile degli eventi Freeriders, di cui potete vedere anche un filmato di seguito.

Busata, com'è cominciata la sua avventura di maestro di sci per ragazzi con disabilità?

"Ho iniziato circa 4-5 anni fa in quanto sono maestro di sci quindi per persone normodotate, ma lavoro da circa 15 anni a contatto con i ragazzi disabili perchè sono amministratore di una società che costruisce ausili per persone disabili. Quindi, conoscendo questi ragazzi, vedevano che andavo sempre a sciare e mi chiedevano: perchè non ci porti, perchè non ci trovi le attrezzature adatte? Poi andando in giro un pò nelle fiere ho cominciato a reperire materiale, fatto corsi di specializzazione inizialmente in Francia, quindi ho iniziato anche da noi".

Ha trovato difficoltà a relazionarsi con i ragazzi, o la pratica sul campo ha sgomberato un pò le insicurezze?

"Non ci sono stati problemi: avendo lavorato già con loro conoscevo già un po' la persona disabile, quindi ho fatto meno fatica. Magari altri maestri che iniziano così senza aver avuto precedentemente esperienza con i disabili possono trovare difficoltà".

Dopo Torino 2006, che tipo di sviluppi si sono avuti nelle discipline invernali per ragazzi disabili? Ha trovato qualche cambiamento?

"Sì, sicuramente le paralimpiadi in casa nostra sono state positive, perchè è stata la prima manifestazione del genere in gran parte seguita dalla televisione. Poi per noi in italia, visto che si è tenuta proprio qui, c'è stato molto interesse da parte di tanti ragazzi. E tanti ragazzi hanno visto degli sport che non pensavano si potessero praticare, il che è indubbiamente positivo".

Che obiettivi si prefigge di far raggiungere alla sua disciplina?

"Sicuramente il nostro obiettivo iniziale era quello di portare sempre più persone sulla neve, per poi al limite arrivare ad avere degli atleti che praticassero agonismo.
Abbiamo iniziato con 2-3 corsi e siamo arrivati a farne 9! Il nostro obiettivo è quello di avere sempre più persone sulla neve in modo che anche le stazioni sciistiche si sentano un pò in obbligo nel rendersi accessibili perchè non possono rendersi accessibili se non c'è nessuno che ci va!
".

INFO:

Ascolta la versione audio dell'intervista al maestro di sci Nicola Busata

A questo link della sezione Agenda trovate l'elenco di tutti gli eventi Freeriders per quest'anno

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Freeriders è contattabile a questa mail:
info@freeridersportevents.com


[Laura Cappellin

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