E' sbarcato insieme ai compagni all'aeroporto di Venezia, parecchia la stanchezza determinata dal lungo viaggio,quasi 20 ore di volo, ma altrettanta la gioia, di essere tornato a casa da trionfatore.
Un 'esperienza , quella di Sidney, secondo De Vidi, entusiasmante al di là del risultato delle gare. Gli australiani, ha dichiarato, hanno sempre riempito gli impianti, impianti che sono stati gli stessi usati per i giochi dei normodotati. Un segno forse che sta cambiando la mentalita'. Ad Atlanta gli azzurri aveveano vinto, molte più medaglie ma meno prestigiose.
Il gruppo dei veneti, si è aggiudicato la meta' delle medaglie degli italiani, piazzati al 18 posto nel medagliere mondiale. Un collocamento non certo brillante, e che denota come nel nostro paese ancora ci sia molto da fare per incentivare lo sport dei disabili.
Con Alvise de Vidi, c'era anche il bellunese Oscar De Pellegrin, medaglia d'oro di tiro con l'arco a squadre e medaglia di bronzo in quello individuale. Una soddisfazione doppia per Oscar che non aveva ancora vinto l'oro.
Sgarzolino a dispetto dei suoi anni, Carlo Durante, e' stato uno dei primi a lasciare l'aereo atterrato a Venezia; si e' presentato a giornalisti ed amici con la medaglia di bronzo appesa al collo in modo tale che tutti la vedessero.
C'era anche Silvana Valente, medaglia d'argento in ciclismo da inseguimento e Sandra Truccolo , medaglia d'oro di tiro con l'arco femminile. E poi c'erano anche tutti gli altri atleti italiani, quelli che a Sidney hanno partecipato mantenendo alto l'orgoglio sportivo nazionale, anche senza salire sul podio.
Prima di lasciare l'aeroporto, gli atleti hanno concesso alla stampa, una foto di gruppo. Un clic per immortalare un momento magico.
Antonella Prigioni - antonella@disabiliforum.com
