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‘La favola dietro a Pistorius’, ‘Tutti dietro a Pistorius’, ‘Pistorius in gara contro tutti’: sono solo alcuni dei titoli che i maggiori quotidiani italiani hanno dedicato alla storia, bella e speciale, di Oscar Pistorius, 21enne atleta sudafricano che – prima di tutto – sfida se stesso. I disabili italiani abbracciano la sua causa, la volontà espressa attraverso le votazioni del sondaggio pubblicato non lascia spazio a dubbi: 8 navigatori su 10 chiedono che gli venga data la possibilità di gareggiare con i normodotati.

Alla domanda posta dalla redazione “Pistorius disabile ‘doppio’? Che cosa dovrebbe fare?” i navigatori hanno risposto nelle stragrande maggioranza dei casi (il 75%) che deve potersi confrontare anche con i ‘normo’. Qualcuno però (il 9%) ritiene che le protesi in carbonio siano troppo determinanti, mentre il 5% considera che non avere i polpacci rende troppo diversa la falcata. Risicata la percentuale (7%) dei navigatori che pensa che dovrebbe gareggiare solo con i disabili. Infine, qualcuno (il 4%) propone di creare una nuova categoria di "uomini bionici".

Un risultato che in qualche modo sottolinea anche la voglia di attenzione e di riscatto dei disabili italiani, che – come si legge nei due forum di discussione aperti sull’argomento – ritengono che Pistorius ha senza dubbio il merito di “far parlare di disabilità, e questo è già positivo”. Un po’ sulla scia del ‘Pancalli pensiero’: il presidente del Comitato Paralimpico aveva infatti detto alla vigilia della partecipazione di Pistorius al Golden Gala di Roma: "E' un fatto straordinario, che puo' dare speranze a tanti ragazzi sfortunati che si trovano nella sua stessa situazione fisica".

Un atleta forte e coraggioso, o un fenomeno da studiare? La prima ipotesi secondo i disabili italiani, la seconda per la federazione Internazionale, che ha deciso di mettere sotto esame la sua corsa. Quasi che la sua forza si potesse misurare all'interno di quelle protesi. Perché come dichiarato da Paola Fantato, campionessa mondiale e paralimpica di tiro con l'arco, prima al mondo – nel ’96 - a partecipare nella stessa edizione a Olimpiadi e Paralimpiadi: «Se uno non è un campione non c'è tecnologia che tenga».

LINK:
il sondaggio proposto da Disabili.com
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[Redazione]

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