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Lei è minuta, fisico asciutto allenato, 23 anni.
Ma grinta da vendere.
Il mare di Siracusa è stato il teatro marino della sua impresa sportiva, che si ammanta di tanti altri significati, in realtà.
La sua abilità sott'acqua l'ha portata in immersione ad aria fino a raggiungere quota 40 metri, in questa fine estate: un record mondiale per gli sportivi non vedenti.
Infatti Benedetta è affetta fin dalla nascita da Amaurosi di Leber, una forma di retinopatia che quando degenera causa ipovisione o cecità.
Una situazione che non le ha impedito di coltivare sogni ambiziosi, sostenuta dalla madre Carmela.
Benedetta ha alle spalle 11 anni di piscina agonistica, è cintura blu di Judo, e con molta probabilità in questa disciplina parteciperà agli Europei.
Testimonial per le Aree Marine protette Siciliane, ha partecipato a diverse inaugurazioni di percorsi tattili. Fa sci di Fondo, e possiede un Brevetto di Immersioni Hsa.
Non solo sportiva: Benedetta è infatti iscritta con successo alla facoltà di Scienze delle comunicazioni internazionali, ed è ormai prossima alla Laurea.

A tifare per la campionessa, nell'area marina protetta del Plemmirio, erano in tanti.
Oltre all'istruttore Carmelo La Rocca, responsabile per la Sicilia Orientale di Life e Hsa, c'era il celebre apneista Enzo Maiorca.
Inoltre i membri dell'Unicef di Siracusa, i rappresentanti di associazioni disabili, come la locale sezione dell'Uic, e il gruppo subacqueo I Delfini di Catania.

Benedetta nella sua impresa sportiva non ha pensato solo a sè.
Ma nemmeno solo all'integrazione in società delle persone con disabilità, che pure le sta a cuore. La sub siciliana ha approfittato del momento di popolarità anche per attirare l'attenzione su un problema che sente molto: la sparizione di bambini, con particolare riferimento alla vicenda di Denise Pipitone.
Così si spiega il grande striscione che, dopo il record, è stato aperto in acqua, e che riporta questo slogan: "Prova anche tu le più belle emozioni: immergersi negli abissi, liberare i bambini rapiti, considerarli tutti uguali".

L'occasione è ottima per andare a conoscere il Plemmirio, dove i disabili sono davvero i benaccolti.

  • Plemmirio, un'area protetta per tutti
    L'area Marina Protetta del Plemmirio, sin dalla sua istituzione, ha puntato ad una accessibilità totale da parte dei soggetti diversamente abili ed è la prima dItalia ad avere prestato la massima attenzione alle condizioni di pari opportunità per la fruizione del sito.
    Il mare del Plemmirio è privo di barriere architettoniche e consente ai disabili, opportunamente assistiti, di godere della bellezza degli straordinari fondali marini di questo lembo di terra che, anche sottacqua, testimonia il passaggio di secoli di storia affascinante, nel corso dei quali Siracusa è stata al centro delle rotte più battute del Mediterraneo.
    Molte poi le attenzioni per i sub non vedenti: per loro c’è un apposito percorso subacqueo in braille.
    Sempre in acqua è possibile usufruire di due percorsi tattili all’interno della zona B dell’area protetta, nei pressi di quella che viene chiamata zona di Capo Meli e di Punta Mola.
    Queste due passeggiate subacquee si snodano per circa 100 metri ciascuno e sono percorribili in circa 40 minuti, con movimenti lenti per poter godere delle bellezze dei fondali.
    I tragitti sono delimitati da funicelle, che permettono ai sub stanchi o rimasti momentaneamente soli di riposarsi.
    Quel che avviene nei fondali viene descritto dai cartelli scritti in braille.

INFO:

Il sito di HSA Italia
Milano Via F. Rosselli, 3
Tel. 02-537299
Fax. 02-57408326

Il sito del Consorzio Plemmirio

Sull'Amaurosi di Leber vedi anche questo sito

Altri articoli in cui ci siamo occupati di subacquea:
‘NON SI SCENDE IN APNEA PER VEDERE, MA PER GUARDARSI DENTRO…’

TOCCARE IL MARE IN PROFONDITA'? SI PUO'!


[Alberto Friso

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