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Quando scende in campo la sensibilità, il goal diventa accessibile anche ai disabili.
E lo si è visto allo stadio Tombolato di Cittadella, dove per il superderby padovano tra granata e biancoscudati c'erano dei tifosi d'eccezione.
A bordo campo vicino a reporter, operatori televisivi, giudici di gara ed atleti in panchina, c'era anche un nutrito gruppo di ragazzi dell'associazione sportiva padova disabile e dell'associazione Airone.
Una testimonianza dell'avvio di un progetto che dovrebbe estendersi a tutti gli impianti sportivi del Veneto.
Gli stadi di calcio devono infatti essere accessibili per garantire anche a chi non è normodotato di divertirsi come gli altri
"Un'iniziativa di questo genere testimonia che il calcio può essere uno sport che favorisce gli incontri di massa, senza differenze.
Quella di oggi -
ha detto il presidente del Cittadella Piergiorgio Gabrielli - è una festa".
"Rendere accessibili gli stadi è doveroso. Girando per l'Italia -
ha aggiunto Alberto Mazzocco, presidente del Padova - ho visto impianti inadeguati, certo gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche sono onerosi, ma le ammnistrazioni, anche piccole, che possono farlo dovrebbero intervenire"
L'iniziativa promossa dalla Regione Veneto, che ha coinvolto le due società calcistiche padovane, si inserisce nel programma dell'Anno Europeo del disabile.
E non poteva dunque mancare al Tombolato l'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto Antonio De Poli.
"Il derby - ha dichiarato De Poli - è la dimostrazione che lo sport può unire in un contesto dove tutti possono vincere, anche i disabili"
Per dovere di cronaca ricordiamo che la partita è finita in pareggio.
Ma almeno questa gara l'hanno vinta i ragazzi che erano a tifare a bordo campo.
Tuttavia vincere una battaglia non basta a vincere la guerra.
La speranza è che dal Tombolato, parta proprio una nuova iniziativa di accessibilità.

Info
www.padovacalcio.it
www.ascittadella.it
www.venetosociale.it

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