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È pronta a partire l’imbarcazione Alto Adriatico 38.
A salpare, da Trieste, il 6 aprile.
Imbarcherà anche i bambini dell’associazione Abc, composta dai piccoli malati del Gaslini di Burlo.
Non saranno fisicamente a bordo, ma è pensando a loro che la velista e navigatrice Margherita Pelaschier (figlia del più noto Mauro Pelaschier) compierà la traversata di 1300 miglia nautiche che separano lo Yacht Club Adriatico, punto di partenza e lo Yacht Club Italiano.
È la prima donna italiana a compiere un’impresa del genere.
Dodici giorni di navigazione, con un messaggio di solidarietà e anche… qualcosa di più.

Infatti nei giorni immediatamente precedenti la partenza, il 31 marzo, la Pelaschier sarà all’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste per prendere in consegna le lettere e i disegni realizzati dai piccoli pazienti della Chirurgia Pedriatrica che verranno appesi a peluche Trudi e consegnati poi ai bambini del Gaslini di Genova.

Il progetto "Libera la vita, libera le vele" è reso possibile grazie al sostegno economico e alla collaborazione tecnica di importanti aziende: Gruppo Fondiaria Sai di Torino, Sasa Assicurazioni di Trieste, Trudi spa di Tarcento, Castelvecchio Vini di Sagrado, Movendo, Syac, Tecnoteca, Harken abbigliamento, Cantiere Alto Adriatico, Kora Comunicazione, Yacht Club Adriaco, Harken Italy.

  • L’associazione
    A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus è nata nel 2005 dall’iniziativa di alcuni genitori provati dalla dolorosa esperienza per la malattia dei loro figli. Aiuta i bambini affetti da gravi patologie malformative che richiedono interventi chirurgici multipli e complessi, ed i loro genitori ad affrontare più serenamente gli interventi, la malattia, la permanenza all’Ospedale Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste, la riabilitazione post-operatoria, il reinserimento sociale. 
    Inoltre A.B.C. supporta la ricerca scientifica nel campo della Chirurgia Pediatrica. Fino ad oggi grazie all’opera di ABC è stato possibile finanziare la ricerca, affittare un appartamento per ospitare i genitori che non abitano a Trieste, inserire all'interno dell'Ospedale Infantile di Trieste una psicologa-psicoterapeuta dedicata al reparto di Chirurgia, comprare macchinari e attrezzature e molto altro.

INFO:

È possibile seguire il progetto di Margherita attraverso il sito della traversata.

Il sito di A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus


[Redazione

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