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E' la manifestazione più prestigiosa del calendario agonistico 2005 e vedrà confrontarsi sul campo di regata elbano un centinaio di timonieri provenienti da tutto il mondo. Di questi, almeno 35 saranno atleti disabili.
I Campionati Mondiali di Classe 2.4mR - in programma dal 20 al 25 settembre - rappresentano una gara che va oltre le disparità fisiche, rarissimo esempio di integrazione sportiva; merito dell'imbarcazione, che permette di regatare seduti, di regolare le vele con le mani, permettendo così anche ad atleti con disabilità motoria agli arti inferiori di competere ad armi pari.

E tra gli equipaggi che scenderanno in acqua, anche due provenienti dal circolo velico padovano "Portodimare". A Marciana Marina (Isola d'Elba) ci saranno infatti l'atleta disabile Angelo Toniolo e Piergiorgio Garelli, nella doppia veste di regatante e istruttore della squadra agonistica nata all'interno del Centro Federale 2.4, fondato sette anni fa dall'attuale presidente Gianfranco Frizzarin.

Ogni estate il Circolo Velico Portodimare, con base nel mare di Chioggia, permette a ragazzi disabili di avvicinarsi al mare in modo assolutamente gratuito, grazie ai contributi della Regione Veneto.
Proprio così ha iniziato Angelo Toniolo, 32 anni, la cui prima regata risale al 2002.
"Ho letto sul sito di Portodimare che si sarebbe potuto andare a vela nonostante la mia paraplegia - racconta - e mi sembrava impossibile! Quando poi ho visto la barca, il 2.4 mi sembrava difficile da governare e poca pratica. Ho scoperto invece un mezzo splendido: in allenamento non ci si annoia mai. In regata richiede una grande sensibilità al vento ma dà una soddisfazione infinita. Ora mi auguro di poter cogliere un buon risultato ai Mondiali".
Un'esperienza al contrario quella di Piergiorgio Garelli, padovano, direttore tecnico della scuola vela 2.4 fin dal 1998. Dopo aver appassionato moltissimi giovani e meno giovani alla piccola imbarcazione, non ha resistito al richiamo della "Ferrari a vela" - come la chiama lui - e ha deciso di passare dall'altra parte della barricata, scendendo in acqua egli stesso.
"Come atleta - spiega Garelli - amo il clima positivo ed entusiasmante delle regate di 2.4 dove, pur essendo elevato il livello tecnico, l'agonismo non è mai esasperato. Come istruttore apprezzo l'imbarcazione per la sua eleganza, ma soprattutto perché si tratta di un mezzo che mette tutti allo stesso  livello, a bordo del quale gli atleti disabili non temono confronti".

Non ci resta che augurare buon vento ad Angelo, a Piergiorgio, e a tutti i regatanti che parteciperanno ai Mondiali.

Per maggiori informazioni:
Porto di Mare tel e fax 049713290 port. 3299177562
e mail pdm@gpnet.it 

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[Valter Nicoletti]

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