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Oltre 7.000 persone con ritardo mentale, 160 Paesi, 30.000 volontari.
E ancora 2.000 tecnici, 28.000 familiari, 18 discipline.
Tra loro, ad esempio, alcune studentesse del Liceo Leopardi Majorana di Pordenone, che sono partite per l'Irlanda in qualità di volontarie.
Sono alcune cifre del più grande evento sportivo internazionale del 2003, l'Anno Europeo per le Persone con Disabilità: i Giochi Mondiali Special Olympics, in programma a Dublino dal 21 al 29 giugno.

Lo scopo, in 167 Paesi, è aiutare nell'inserimento di questi giovani nella società e nel mondo del lavoro, attraverso lo sport.
Le persone con ritardo mentale sono 180 milioni nel mondo, un milione in Italia; nella maggioranza dei casi il ritardo mentale è lieve o lievissimo.

La Delegazione Azzurra, composta da 68 atleti, è partita il 17 giugno alla volta dell'Irlanda, visto che per la prima volta dalla nascita del movimento Special Olympics (trent'anni fa dalla famiglia Kennedy) i Giochi Mondiali Estivi si disputano fuori dagli Stati Uniti.
Tornando all'Italia, gli atleti saranno impegnati in due sport di squadra, basket e calcio a 5, e in sei discipline individuali: atletica, nuoto, equitazione, ginnastica, tennistavolo e tennis.
Per loro qualche giorno di adattamento nella cittadina di Killarney, prima di trasferirsi a Dublino il 21 giugno per la cerimonia di apertura (Croke Park, ore 18).

Come al solito, non sono i risultati agonistici la priorità della partecipazione ai Giochi, quanto piuttosto il poter vivere un'esperienza esaltante e stimolante, grazie alle capacità degli organizzatori e al ricco programma di eventi collaterali, iniziative culturali e incontri.

Alla cerimonia di apertura saranno presenti molti personaggi famosi, tra cui Mohammed Alì, Nelson Mandela, John Bon Jovi, il leader degli U2 Bono.
Per l'Italia, Leonardo Lancia, atleta ligure che pratica ginnastica (Polisportiva Spezzina Disabili), avrà il privilegio di sfilare con la bandiera tricolore in occasione della Cerimonia al Croke Park insieme a nove atleti di altre delegazioni.

A livello di regolamento, ogni atleta iscritto ai Giochi mondiali estivi Special Olympics 2003 può partecipare a una sola disciplina sportiva. Gli atleti dovranno essere inseriti negli eventi più appropriati al livello di preparazione individuale, mentre per gli sport di squadra, quali pallacanestro, calcio, pallamano e pallavolo, all'edizione dei Giochi mondiali estivi Special Olympics 2003 non prenderanno parte squadre di atleti di età inferiore a 15 anni.

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