Menu

Tipografia
C’erano proprio tutti i grandi del ciclismo italiano, al velodromo Vigorelli di Milano. Da Moser a Bugno, da Fondriest a Paola Pezzo, peraltro l'unica donna. E poi ancora Lombardi,Garzelli, Martinello, Baffi,Cassani, Villa ,Vignati; uniti per uno splendido momento di sport e di solidarieta’,durante la manifestazione ‘Cinque minuti per un’ora’.



Ma soprattutto c’era lui , Fabrizio Macchi, protagonista indiscusso della serata che, con una grande prova di resistenza e concentrazione, ha dato vita ad una splendida ed entusiasmante performance sportiva, realizzando il suo nuovo primato dell’ora: 46,061 chilometri orari!







,gli ha fatto notare qualcuno.”Lui pero’ l’ha fatto da solo...”replica Fabrizio sorridendo.



”L’idea - continua - e’ nata quasi per gioco al giro d’italia, Giovanni Bruno me l’ha proposto e io ho accettato, ma non credevo che si sarebbe riusciti davvero a realizzarla: solo riunire insieme tanti ciclisti importanti era difficilissimo.”



Una sodisfazione ancora più grande perche’ mai realizzata prima. La difficoltà maggiore: i cambi tra i vari capofila, talora morbidi, altre volte piu’ netti insidiosi.







“Non ho voluto omologare il mio record”continua Fabrizio,” perche’ cio’ che mi interessava, era dimostrare che lo sport praticato da disabili ha ormai raggiunto livelli altissimi e non ha assolutamente nulla da invidiare a quello dei cosiddetti ‘normodotati’”.







Oltre all’evento sportivo, la serata del Vigorelli ha rappresentato un grande momento di solidarieta’Tutto il ricavato della serata e’ stato infatti devoluto all’Airc,Associazione Italiana ricerca sul Cancro, della quale il brillante atleta trentenne, fiore all’occhiello della nazionale italiana, e’ testimonial.







“All’età di tredici anni - racconta oggi Fabrizio - ho incontrato sulla mia strada un ostacolo chiamato cancro, l’unico modo per sconfiggerlo era perdere un arto ed il lobo inferiore destro del polmone.”



Fabrizio,dopo diciassette operazioni e la chemioterapia, ha vinto alla grande, e puntualizza:”Credo che si utilizzi in modo poco appropriato la parola disabile, in quanto disabile vuol dire non essere abile a fare qualche cosa, ora ditemi quante persone considerate normodotate non sono abili a fare qualche cosa?”







“Sin da quando ero piccolo, poi dopo la malattia mi sono iscritto ad una società affiliata alla Federazione Italiana Sport Disabili, la Phola Varese, e qui ho iniziato a competere”. Da allora non si e’ piu’ fermato, collezionando straordinari risultati in diverse discipline. Contando esclusivamente le medaglie d’oro che si è portato a casa, si va avanti fino a…ottanta!!



Tre maratone a New York, tre primati italiani nel salto in lungo e tre nel salto in alto. Ancora, dal ’98 ad oggi, ha realizzao ben quattro record nell’ora nel ciclismo; molte alte vittorie poi nello sci e nel canottaggio.





“Non andavo piu’ in bici da quando ero piccolo, poi tre anni fa ci ho riprovato ed ho scoperto che...e’ comodo”, dice.”Voglio andare alle olimpiadi di Atene e poi, nel 2004 ,lascero’ la bici per il biliardo o le bocce...non ho ancora deciso".





Nell’ambiente lo chiamano ‘il principe’: ”Questo nomignolo mi è stato dato alle Olimpiadi, perche’ sono un perfezionista per le biciclette, perche’ voglio che meccanico e preparatore siano precisi al 200%, perche’ curo l'abbigliamento dell'allenamento come se dovessi andare ad un gran galà in smoking. Ma soprattutto, perche’ tutti mi coccolano proprio come un super principe a partire dal Commissario Tecnico, passando per i miei compagni di squadra i miei amici per arrivare alla stampa e agli sponsor”.

















www.fabriziomacchi.com







info@fabriziomacchi.com



















Annalisa Gadaleta









lisa@disabiliforum.com































Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy