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Ama volare e appendersi al cielo a testa in giù facendo roteare, in silenzio, la terra intorno a sè e misurandosi, con se stesso e con gli altri, in acrobazie da brivido lassù, tra le nuvole.
Così appaga la sua sete di emozioni Stefano Zuccarini, con l'adrenalina che sale e la grinta di chi non deve mai abbassare la guardia.
Lui, giovane e stimatissimo avvocato di Foligno, è infatti il primo pilota disabile italiano: ha conseguito il brevetto di volo su aliante ed è l'unico pilota acrobatico disabile al mondo.
La sua storia, per certi versi, è simile a molte altre, per quei pochi, maledetti, istanti che cambiano, nel bene e nel male, la vita e i suoi colori.
Per molti altri versi, però, sarebbe bello che molte, moltissime altre somigliassero alla sua, piena di sogni tenacemente inseguiti e realizzati.
Studi brillanti, obiettivi professionali alti, ma anche sport , interessi e una gran voglia, vigorosa e potente, di assaporare sempre nuove emozioni.
Una vita di quelle vissute intensamente, attimo dopo attimo.
Poi... quei pochi instanti.
"Nove anni fa - racconta - una mattina di settembre, la mia moto mi ha tradito.
Una curva, una recinzione che si avvicina vorticosamente, un colpo violentissimo che mi toglie il respiro e mi precipita sull'asfalto freddo.
Capisco subito che questa volta l'ho combinata grossa; le persone intorno a me si chiudono gli occhi per non vedere.
Qualche settimana dopo ascolto la sentenza più dura della mia vita, fatta di sigle e di parole a me sconosciute: D10, D11, D12, lesione completa... gli occhi dei miei genitori confermano i miei più oscuri pensieri e l'essere ancora in vita non mi consola affatto. Tutt'altro.
Il mio corpo, abituato a misurarsi con pareti rocciose e tortuose piste da motocross, ora deve arrendersi ad una sedia a rotelle.
Lo spazio intorno a me, una volta facile preda della mia curiosità, è ora diventato un nemico invincibile ed odioso, causa di continue frustrazioni.
Un pomeriggio del 1993 Claudio, un amico freeclimber, mi chiama al telefono: ha una sorpresa per me.
Mezz'ora dopo varco il cancello dell'aeroporto della mia città e con una certa apprensione mi avvicino a Claudio che mi sta aspettando insieme ad un ragazzo con un cappellino in testa.
"Indossa il paracadute" - mi dice - è obbligatorio sull'aliante".
"Alia...che?" - balbetto io mentre mi allacciano le cinture di sicurezza e solo in quel momento mi rendo conto che sarà proprio quell'elegante ed affusolato gabbiano di fibra di vetro, sul quale sono salito a portarmi in cielo.
Ricordo lo strattone al momento dello sgancio e il sorriso rassicurante del ragazzo col cappellino.
Poi il fruscio del vento e il tepore del sole sul viso, unici meravigliosi commenti al paesaggio che scorreva sotto di me
".
Quel volo deve essergli piaciuto davvero, molto meno l'idea di fare il semplice passeggero a vita! Stefano ha infatti deciso di conseguire il brevetto di volo su aliante, possibilità allora esistente in altre nazioni , ma non in Italia.
Nell'Aprile del 1994 ha anche fondato l'Efa (European Flight Association), che si propone di diffondere il volo in aliante in particolar modo nei confronti di persone con disabilità; tra i soci fondatori c'è anche Pietro Filippini, pilota acrobatico, molte volte campione italiano e suo istruttore. Il percorso, inutile dirlo, è stato in salita e le difficoltà, burocratiche e non, enormi.
Anche in questo caso, purtroppo, l'affermazione di un diritto per una persona disabile ha avuto, come anticamera dovuta, una lunga e faticosa battaglia.
Inizialmente aveva addirittura pensato di conseguire il brevetto in Germania per poi farlo convertire in Italia: poi gli ostacoli sono stati finalmente superati.
Nell'estate del 1994 Stefano fu infatti sottoposto a visita medica l'Istituto medico-legale dell'Aeronautica militare di Roma.
Gli accertamenti sanitari conclusero che gli impedimenti fisici erano dovuti unicamente alla paraplegia, peraltro stabilizzata.
Dopo ciò ci si dovette quindi procurare... l'aliante!
L'Aeroclub di Viterbo gentilmente e tempestivamente mise a disposizione il migliore che aveva, un Twin III, che, dopo molti contrattempi e resistenze, fu finalmente modificato dai tecnici della casa costruttrice tedesca Grob.
Grazie all' inserimento del comando manuale del timone direzionale di coda e del sistema frenante ha reso il velivolo utilizzabile da persone disabili ma anche no.
L'aereo di questa splendida avventura è un "aliante veleggiatore", una cioè tra le macchine più difficoltose e impegnative dal punto di vista del coordinamento motorio.
Dopo il periodo di addestramento, svoltosi secondo i tempi normalmente richiesti, c'è stato infine l'esame sostenuto e superato nel Novembre del 1996.
Da quel giorno importantissimo, però, quell'"avvocato con le ali" di strada (... e di cielo) ne ha fatta veramente tanta.
"Quando sono a bordo dell'aliante - conclude Stefano - e vedo l'orizzonte roteare intorno a me sentendo la forza delle accelerazioni gravitazionali sul mio corpo, penso che vorrei attendere così la mia rinascita. Rinascita ad una nuova vita che ben presto per tutti noi verrà".
Lui, d'altronde, di fermarsi qui non ne ha alcuna intenzione.
Vuole volare alto, in ogni senso, raggiungendo mete sempre più appaganti.
Nel 1999 ha infatti partecipato al Trofeo di mezza Estate, categoria multiclasse, gareggiando con i piloti acrobatici "illimitati", quelli cioè della massimo livello, e quattro mesi fa si è classificato al VI Campionato Italiano multiclasse di Acrobazia in Aliante, Classe Club (la cosiddetta categoria" intermedia ").
Nel 1998, dopo uno specifico addestramento, ha infatti conseguito l'abilitazione per l'acrobazia, vincendo a luglio dello stesso anno, il Campionato italiano di acrobazia in aliante nella categoria Promozione!
Adesso, confessa, ha una gran voglia di diventare un pilota"illimitato" e di guadagnarsi l'ingresso nella squadra italiana per poter poi partecipare ai Campionati europei e mondiali e al Wag (World Air Games), le Olimpiadi dell'Aria che si terranno l'estate prossima in Spagna.
Per questo sta cercando sponsor!
E sarà, per le imprese che vorranno supportarlo, un'attività commerciale e pubblicitaria in piena regola, con tanto di sicuro e forte ritorno d'immagine da parte di una persona e di una storia di cui quale si è parlato molto, anche all'estero.
Sarebbe bello potervi dire, al più presto, che c'è un nuovo aliante a disposizione e che, nelle prossime competizioni internazionali ad alti livelli, c'è anche un italiano "con le ali" a cui teniamo molto.




Info
Aeroclub Viterbo§
Tel. 0761 2505510 - 352942

Stefano Zuccarini
Via Campagnola,1
06034 Foligno (Pg)
Tel. 0742 356303 - 359839
E-mail victorpapa@hotmail.com

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