Sarà un derby combattuto, al solito quello tra il Padova e il Cittadella domenica sul terreno dei granata.
La squadra di Piergiorgio Gabrielli è decimata da infortuni e squalifiche, e i biancoscudati sperano di approfittarne per portare a casa tre punti che fanno gola.
Ma non sarà un derby qualsiasi.
Allingresso in campo infatti le squadre indosseranno la stessa maglietta con i simboli della due società e una scritta che ricorda lanno europeo della disabilità, assieme a loro anche dei giovani disabili che poi assisteranno alla partita da bordo campo.
I giocatori del Calcio Padova e del Cittadella Padova, in occasione del derby in programma domenica 23 marzo, allo stadio "Tombolato", scenderanno in campo accompagnati da venti ragazzi disabili.
Tutti indosseranno una casacca recante i loghi delle due società e il marchio dellAnno europeo della disabilità.
Proprio questa ricorrenza ha ispirato liniziativa organizzata in collaborazione con lAssociazione Airone, la Federazione Veneta Sport Disabili e
Una iniziativa promossa dallAssessorato alle politiche sociali Volontariato e Non profit della Regione Veneto, dalle due società calcistiche e dalle associazioni Airone e Federazione Veneta Sport Disabili.
"Scenderà in campo la solidarietà commenta lassessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli in un memento in cui il calcio è nellocchio del ciclone.
E un messaggio forte a favore dei diritti di cittadinanza di tutti i cittadini. Un momento di incontro e non di scontro.
Vogliamo poter portare allo stadio le famiglie e i giovani, riportare lo sport al centro di tutto.
Per questo, a prescindere da quello che succederà domenica in campo, vinceranno sicuramente la solidarietà e lo sport".
"Ci siamo sempre schierati dalla parte di chi non ha visibilità dice il presidente del Cittadella Calcio Piergiorgio Gabrielli e invece ne dovrebbe avere. Ci sentiamo semprein prima linea con chi ha più bisogno di noi".
Sulla stessa linea il Calcio Padova.
"E un segnale importante che dimostra come con poco possiamo fare molto per le persone che hanno bisogno di essere assistite, ma anche di credere in qualcosa.
E questo qualcosa può essere lo sport, che unisce, appassiona e mette tutti allo stesso livello". Anche le associazioni accolgono la proposta con entusiasmo, ricordando però che spesso gli stadi non sono accessibili ai disabili.
"Io porto mio figlio, che è disabile dalla nascita, allo stadio ogni domenica ci dice la presidente dellassociazione Airone a Cittadella.
Ma gli stadi non sono attrezzati. Io sono fortunata perché posso assistere alla partita da bordo campo, ma ci sono molti problemi.
Per esempio, i pannelli pubblicitari spesso coprono il gioco e si finisce per vedere solo le teste dei giocatori che corrono per il campo. Ma con un po di buona volontà da entrambe le parti si può comunque assistere ad una partita".
Replica lassessore regionale alle Politiche Sociali Antonio De Poli: "Se un disabile pensa di poter salire nelle gradinate, questo oggi non è possibile. Ma si può assistere alla partita da bordo campo. Penso però che sia fondamentale, prima ancora che abbattere le barriere architettoniche, cosa comunque fondamentale, superare barriere culturali e ideologiche che sono ancora diffuse.
Le due cose assieme danno equilibrio alla nostra società".
Anche Piergiorgio Gabrielli e Alberto Mazzocco, i presidenti di Cittadella e Calcio Padova, saranno in campo con le squadre prima di inizio partita, per dare un segnale di quanto lo sport sia trasversale e riesca a sostenere valori assoluti, come quello della solidarietà e della condivisione.
Liniziativa parte dalle società venete di serie C1, ma lauspicio è di arrivare alle squadre maggiori del campionato, anche se, da queste parti, prevale lo spirito sociale piuttosto che quello mediatico. Meglio coinvolgere qualche giovanile in più, perché quello che deve cambiare è lo spirito con cui ci si avvicina alla disabilità e i giovani sono i soggetti che forse possono dimostrare maggiore sensibilità.
INFO
Padova Calcio
www.padovacalcio.it
Cittadella Calcio
www.ascicittadella.it