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Cristian è un nostro navigatore, un grande appassionato di vela, e ci ha inviato questo racconto in prima persona dalla barca, che lascia trasparire la sua sensibilità e il suo amore per lo sport in genere. Lo pubblichiamo volentieri, corredato da una serie di indirizzi utili per chi vuole avvicinarsi a questa disciplina.
Federico@disabili.com

Non bisogna essere dei grandi atleti per poter praticare la vela, ma è necessario desiderare di godersi degli attimi di serena tranquillità cullati dal moto ondoso dell'acqua. Infatti il timoniere del "2.4mR" non deve stare in precario equilibrio sul bordo della barca ma è comodamente seduto come se fosse nell'abitacolo di una vettura di Formula 1.

Pensate che per provare a fare l'esperienza di vela sul "2.4mR" non è indispensabile saper nuotare, poiché questo tipo di imbarcazione non si può rovesciare e non affonda neppure se si riempie d'acqua dato che, oltre ad essere perfettamente equilibrata e veloce in quanto realizzata come barca prova per le linee d'acqua delle classi di Coppa America dell'82, è dotata di una zavorra in piombo di ben 160 Kg che controbilancia la spinta sbandante del vento sulle vele, ed ha la poppa e la prua piene di polistirolo espanso che assicurano la necessaria riserva di galleggiamento. Tuttavia, sapersi almeno mantenere a galla aumenta il piacere della veleggiata perché aiuta a sentirsi completamente a propria agio in mare o sul lago, altrimenti è indispensabile indossare il giubbetto salvagente, per maggiore tranquillità.

Un altro aspetto decisamente interessante è che non occorre "comprarsi la barca" per poter compiere questo tipo d'esperienza. Infatti, tramite la Regione Liguria e il Comune di Savona il cui progetto "Mare per Tutti" è stato finanziato dalla Legge 162/98, in Provincia di Savona sono state acquistate quattro imbarcazioni della Classe "2.4mR" di cui due sono operative presso la Lega Navale Italiana - Sezione di Savona (tel. 019-801311) e le restanti due sono gestite dal Circolo Nautico Loano (tel. 019-668836). Le barche possono essere utilizzate liberamente, contattando le sedi delle due associazioni, dove è possibile frequentare un corso di iniziazione alla vela di una decina di lezioni, dopo le quali si potrà cominciare a fare tante divertenti uscite, sia per godersi il vento e il mare senza altri pensieri sia, per chi si scopre la vocazione delle regate, per poter comprendere meglio le doti di questa piccola imbarcazione dalle grandi prestazioni ma anche e dalle numerose regolazioni dovute alle sue caratteristiche corsaiole.

Per quanto riguarda l'accesso all'imbarcazione, il tutto avviene tramite pontili che scendono a raso con il bordo dell'imbarcazione. Per chi  ha problemi maggiori nello scendere a terra, no problem, con la medesima gruetta usata per varare la barca ci si può scendere dolcemente all'interno. Concludo con un'ultima annotazione non trascurabile: i corsi di vela sui "2.4mR" di Savona e Loano sono gratuiti.

In conclusione espongo la parte agonistica di questa specialità, ho svolto la regata nazionale e zonale del Trofeo"Pier Carlo Bianchi" sul lago di Como presso la lega Navale Italiana - Sezione di Milano. Il campo di regata era decisamente migliore rispetto ai campionati italiani, con un buon vento costante sui 5-6 m/s e senza fenomeni di corrente. Il trofeo messo in palio era una coppa d'argento con valore di challenger, che ogni anno viene conservato dal vincitore e rimesso in palio l'edizione successiva. La competizione si è svolta su quattro prove con scarto, ottenendo il punteggio finale tramite i tre migliori piazzamenti. In conclusione delle quattro prove sono riuscito a classificarmi in sedicesima posizione su un totale di venti partecipanti, con grande gioia e soddisfazione dei miglioramenti ottenuti. Questa per me è stata la seconda regata disputata di quest'anno, ed è stato un grande piacere rivedere tutte le persone con cui condivido il piacere di veleggiare, un ottima compagnia con cui si ride e si scherza a terra, ma quando si è insieme tutti sulla propria barca, ci si dichiara guerra come gli epici corsari degli oceani pronti a darsi battaglia con la lama del coltello tra i denti. Ciò però non comporta di concludere una regata con tante proteste a terra, come avrete visto in TV in coppa America, perché all'interno della Classe si è molto rispettosi nei confronti degli avversari e, quando si sbaglia e si viene protestati, ci si autopenalizza in base al Regolamento di regata I.S.A.F. della federazione velica internazionale. Per chiarezza, devo precisare che nelle regate dei "2.4mR" scendiamo in mare tutti insieme, disabili e normodotati, maschi e femmine senza alcuna distinzione o "handicap", perché un altro pregio di questa fantastica barca è quello di metterci tutti alla pari a vedercela con mare e vento.

Mi auguro di essere riuscito a suscitare in voi non solo un po' di curiosità ma spero vivamente di aver insinuato in voi il germe di quello che potrebbe diventare una grande, incontenibile passione per questo piacevole sport, che a me dà forti emozioni di puro piacere, infine reputo di aver ancora un buon margine di miglioramento dato che ho vinto la coppa come partecipante disabile più giovane.

Cristian Tarasco

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