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L’obiettivo è ambizioso: entrare nel Guinness dei Primati attraversando il Tirreno da Bastia, in Corsica, a Savona, in Liguria, a bordo di una canoa polinesiana.
Totale: circa 100 miglia, pari a 180 chilometri, una distanza impressionante che sarà coperta da due equipaggi che si daranno il turno a bordo di una imbarcazione a sei posti.

Uno di loro, e qui sta l’alto valore educativo dell’avventura, sarà uno sportivo disabile.

Questo progetto, infatti, ideato dal 34enne Daniele Corallo, atleta diversamente abile dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Savona, e denominato "Sei pagaie per tutti", è stato selezionato insieme ad altri 21 tra i 1600 presentati in occasione dell’Anno Europeo delle Persone Disabili al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che cofinanzia l’impresa.

Il tentativo di record, già programmato da tempo, non aveva ancora una data precisa, perché vincolata alla presenza di condizioni atmosferiche e del mare idonee.
Solo pochi giorni fa, infatti, è stato stabilito che gli equipaggi prenderanno il largo venerdì 1° agosto, arrivando a destinazione, a Savona, probabilmente il giorno dopo.

La scelta è caduta sulla canoa polinesiana, sport giovane ed in continua espansione in Italia e in Europa, per la facilità con cui si possono controllare in mare, e per la loro stabilità, che deriva dall’essere state pensate, centinaia di anni fa, per solcare le onde dell’Oceano.
Per questo sono particolarmente indicate anche per la pratica sportiva dei disabili.
In Italia il Presidente dell’Associazione CanoaRepublic, che promuove la disciplina grazie anche all’aiuto dell’ex-olimpionico di canoa Daniele Scarpa, tra i più attivi sostenitori, è la campionessa olimpica di tiro con l’arco Sandra Truccolo: "Questa sport dà la possibilità di praticare un’attività all’aria aperta, e di formare imbarcazioni miste, che non discriminano a priori chi partecipa: la canoa outrigger è uguale per tutti".

L’idea di inserire un atleta disabile tra i componenti degli equipaggi che affronteranno la traversata, poi, è nata dalla collaborazione tra l’AIAS e il WAS. I canoisti Danilo Araldo, Mirko Bertolotto, Daniele Corallo, Jacopo Fanciulli, Massimo Grosso, Mattia Mollo, Maurizio Ottomano, Antonella Pollero e Paolo Pollero saranno seguiti dalle barche appoggio MEG e ROSETTA, sulle quali viaggerà il Comandante Giancarlo Deri (responsabile tecnico dell'evento e delegato alla notifica del Guinness), il medico Francesco Bordo e il fisioterapista Loris Servidei. La nave scuola "Leon Pancaldo" dell'Istituto Nautico di Savona raggiungera la canoa a 12 miglia dall'arrivo e la seguirà fino al porto di Savona.
L'AIAS, Associazione di genitori nata a Savona nel 1970, persegue l’obiettivo dell’integrazione sociale delle persone con disabilità attraverso la promozione e il sostegno di iniziative nell’ambito della scuola, del lavoro e del tempo libero.
Dal 1974 l’AIAS gestisce, in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, il Centro di Riabilitazione Neuromotoria "Claudio Bertolotto", che eroga prestazioni di fisiokinesiterapia, logopedia, psicomotricità, termoterapia, terapia occupazionale, e che segue gli utenti dall’asilo nido alla scuola superiore e all’inserimento lavorativo.
Il Centro è frequentato da oltre 100 bambini provenienti dalla Provincia di Savona e dal Basso Piemonte.
La WAS (Wind and Sea), invece, è un’Associazione sportiva di Savona basata esclusivamente sul volontariato, e che conta oltre vent’anni di attività.
Le sue strutture e attrezzature sulla spiaggia aiutano chi desidera praticare sport legati al mare. Iscritta alla Federazione Internazionale Canoa Polinesiana, offre ai propri iscritti la possibilità di essere ospitati da analoghe associazioni all’estero.

Appuntamento, dunque, a venerdì per entrare nella storia del Guinness dei Primati: l’evento prevede comunque la presenza di barche appoggio e di tutti gli accorgimenti necessari a garantire la sicurezza dei partecipanti.

Per informazioni
AIAS Savona, oppure telefonare allo 019 8386453.

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