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Niente Olimpiadi di Pechino 2008 per Oscar Pistorius, ma un film in vista, a sentire Tom Hanks.
L’atleta sudafricano aveva presentato ricorso al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) contro la decisione della Federatletica Internazionale (Iaaf) che gli ha proibito di gareggiare con i normodotati. L’iter procedurale, però, prevede tempi troppo lunghi e così Pistorius rinuncerà a disputare i giochi olimpici in Cina.
“Avrei voluto partecipare alle Olimpiadi quest’anno – ha dichiarato l’atleta di Pretoria durante la cerimonia di consegna dei premi Laureus svoltasi a San Pietroburgo - ma qualunque cosa venga deciso devo ancora battere il mio record personale per qualificarmi”.
Come dire che il primo ostacolo per gareggiare nei 400 metri è rappresentato proprio dalle qualificazioni. Il tempo da abbattere per Pistorius è quello di 46’’ 46.


Un recente servizio su di lui a cura del Guardian

Finisce così il sogno olimpico del paratleta sudafricano? Certo che no, la rincorsa continua verso le Olimpiadi del 2012 a Londra.
“Sarei felicissimo se si aprissero le porte per Londra 2012 – asserisce Pistorius -. Tra quattro anni avrò soltanto 25 anni e il miglior periodo per la carriera degli sprinter è proprio quello tra i 25 e i 29 anni. Ho grande fiducia per il 2012”.

La sentenza del Tas diventa quindi decisiva per la sua partecipazione ai Giochi nella capitale britannica. E lui, soprannominato “la cosa più veloce senza gambe” non accetta l’esclusione (sua e di altre persone disabili) dalle gare ufficiali disputate dai normodotati.
Pistorius ritiene infatti sia un suo indiscutibile diritto partecipare alle competizioni ufficiali.
Le protesi in fibra di carbonio, le cheetahs, che hanno preso il posto delle sue gambe naturali non potrebbero costituire un elemento di vantaggio.
“Non avrei presentato ricorso, se non credessi di avere ragione. La decisione della Iaaf mi ha scioccato e numerosi studiosi americani non sono concordi con le conclusioni della federazione” puntualizza ancora Pistorius.

Tra polemiche e accuse, la Iaaf si è mostrata pronta a cambiare il regolamento: nessun atleta disabile in gara contro normodotati. Ma Pistorius grazie alla sua grande forza di volontà non smette di combattere come sempre ha dimostrato di fare nella sua vita.
Una vita che non poteva non diventare una storia da raccontare.
Tom Hanks sta infatti trattando per acquistare i diritti del super atleta dalle gambe bioniche con l’idea di girare presto un film.
D’altronde lo sprinter sudafricano è animato da quello spirito eroico, che sembra appartenere ai classici personaggi cinematografici. “Mi mancano due arti ma non c’è nulla che io non possa fare, ho solo avuto bisogno di gambe differenti” afferma ancora il sudafricano.
Niente è impossibile. Basta chiamarsi Oscar Pistorius.

INFO:

L’ultimo articolo che abbiamo dedicato all’atleta:
PISTORIUS RILANCIA LA SUA SFIDA DALL'ITALIA 

Il sito delle Olimpiadi di Pechino

Il sito dei premi Laureus

Abbiamo trattato di Tom Hanks nelle recensioni film, per “Forrest Gump”


[Mattia Rossetto

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