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il logo della fishLe associazioni si sono dichiarate disponibili ad azioni giudiziarie, pur di ottenere la tutela dell'integrazione scolastica degli alunni disabili

Hanno richiesto urgenti e inderogabili interventi a favore della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità .
Classi affollate, tagli alle ore di sostegno, ricorsi alla Giustizia per difendere il diritto allo studio, insegnanti non preparati, tourn-over troppo elevati: questi sono i risultati della riforma scolastica. Gli alunni disabili vengono esclusi dalle attività didattiche troppo spesso, non è possibile stare a guardare in silenzio.
FISH e FAND, in occasione della riunione della Consulta delle Associazioni convocata dal MIUR per il 4 novembre, hanno chiesto al Ministro Gelmini risposte concrete e operative a dieci richieste. Le richieste riguardano il numero massimo di alunni in classe, l’obbligatorietà della formazione dei docenti, la modifica sostanziale dei programmi di sostegno, la diminuzione di attività di laboratorio (che de facto escludono i ragazzi disabili), l’adozione di una normativa seria e più severa.

Le Associazioni inoltre si sono dichiarate disponibili ad azioni giudiziarie, qualora le risposte non arrivassero. E in effetti le risposte non sono arrivate. Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa congiunto:


Nessuna risposta dal Ministero dell'Istruzione: le associazioni pensano di
uscire dalla Consulta


Erano moltissime le associazioni aderenti alla FISH (Federazione per il
Superamento dell'Handicap) e alla FAND (Federazione tra le Associazioni
Nazionali dei Disabili), presenti a Roma all'attesa riunione della Consulta
Ministeriale dell'Osservatorio sull'Integrazione Scolastica.

E tanti erano anche i quesiti formalizzati nei giorni precedenti in un
documento in dieci punti, prodotto congiuntamente dalle stesse FISH e FAND:
dall'eccessivo numero di classi con oltre trenta alunni (di cui anche
quattro, cinque o addirittura sette con disabilità certificata), alla
mancata previsione di un adeguato numero di semestralità formative sulla
didattica dell'integrazione scolastica nel regolamento in via di emanazione
sulla formazione iniziale di tutti i docenti; senza dimenticare - tra gli
altri problemi - la mancata contrattazione con le forze sindacali circa
l'obbligatorietà della formazione in servizio di tutti i docenti di classe,
per far sì che anch'essi possano occuparsi con competenza dell'inclusione
degli alunni con disabilità , senza delegarla ai soli insegnanti di sostegno.

Per conto del Ministero, sono intervenuti all'incontro alcuni Dirigenti
Generali che - pur comprendendo l'urgenza delle richieste provenienti dalle
organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari - non hanno
potuto fornire alcuna risposta che richiedesse decisioni politiche.
Di fronte a ciò, i rappresentanti delle Federazioni FISH e FAND hanno
dichiarato che sottoporranno presto ai rispettivi Consigli Direttivi la
proposta di uscire dalla Consulta, alla luce dell'ormai perpetua latitanza
del Ministro Gelmini di fronte a istanze tanto urgenti.

In tal senso, la decisione delle due Federazioni - che rappresentano, va
ricordato, la quasi totalità delle associazioni italiane operanti nel campo
della disabilità - verrà resa nota il 10 novembre prossimo.


Federazione Italiana per il Superamento dell’Hanicap e Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili


Per info:
ufficiostampa@fishonlus.it
http://www.fishonlus.it/

In DISABILI.COM:
IN SICILIA L’INCLUSIONE SCOLASTICA NON ESISTE

SPECIALE INTEGRAZIONE SCOLASTICA

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