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Un ragazzo disabile denuncia l'impossibilità di accedere all'istruzione universitaria, poiché la maggioranza dei libri non sono disponibili in formato digitale

Ancora oggi l'accesso allo studio non è consentito a tutti, e non parliamo di Paesi poveri o in via di sviluppo. A denunciare questo problema è un ragazzo italiano, Carlo Guglielmo Vitale, il quale mette in luce una difficoltà poco considerata, ma che limita enormemente l’accesso allo studio per alcune categorie di persone.

STUDIARE CON LA DISTROFIA - Carlo, 31 anni, dopo circa dieci anni dalla sua prima esperienza universitaria, ha deciso di iscriversi nuovamente all'università, scegliendo il corso di laurea in Giurisprudenza. Carlo non può muovere gli arti superiori e inferiori a causa della distrofia muscolare di Duchenne: data la sua impossibilità a sfogliare libri in forma cartacea, lui ricorre quindi ai testi in formato digitale, che può leggere grazie all'utilizzo del computer e del suo joystick. Qual è il problema, quindi? Il fatto che in Italia la maggior parte dei libri specialistici universitari e professionali sono disponibili soltanto nel formato cartaceo: niente ebook.

LA PETIZIONE - Per cercare di cambiare questa situazione, che limita notevolmente l'accesso allo studio e alla cultura per le persone con disabilità motoria, Carlo ha aperto una petizione su Change.org, chiedendo alle case editrici di mettere in commercio tutte le edizione dei libri in formato digitale.
Nel video allegato alla petizione, spiega chiaramente la sua richiesta:“Oggi lo sviluppo della tecnologia ha permesso ai disabili come me di poter fare cose che non avremmo mai potuto fare – afferma il ragazzo – grazie al mio sofisticato joystick che trasforma i miei pochi movimenti residui delle dita - movimenti millimetrici - in un movimento che mi può far controllare il computer. in questo modo posso sfogliare un libro digitale al computer.” e poi conclude “chiedo oggi alle case editrici di rimuovere questo ostacolo, rendendo finalmente disponibili tutte le edizioni dei libri in formato digitale, come già avviene per i romanzi.”

UNA BARRIERA CULTURALE – La petizione ha avuto un riscontro positivo in rete, infatti sono più di 130 mila le persone che, in soli due mesi, hanno deciso di firmare per sostenere la battaglia intrapresa da Carlo, e dare un contributo personale affinché questa barriera venga abbattuta definitivamente. Il ragazzo si è appellato al presidente del Consiglio, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e al Ministro per la Famiglia e la Disabilità, chiedendo a queste autorità di prendere sul serio la sua richiesta e di sollecitare una soluzione al problema che ad oggi – come precisa Carlo – non è più rinviabile.

Qui il link per aderire alla campagna

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Redazione

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