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L’iniziativa Sostegno: non un’ora di meno! Promossa dall’ANIEF ha avuto molte adesioni e numerose sono state le sentenze favorevoli

Anche per l’anno scolastico che si è appena concluso le ore di sostegno attivare dal MIUR non sono state sufficienti a coprire il fabbisogno. Così, nei primi mesi dell’anno scolastico, l’ANIEF ha deciso di promuovere ancora l’iniziativa “Sostegno: non un'ora di meno!” per l’immediata attivazione, con ricorsi d’urgenza, di nuovi posti e per il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell'art. 3, co 3 della L. n. 104/92, i quali hanno diritto, come ribadito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 80/10 al cosiddetto rapporto 1:1. In caso di disabilità grave, cioè, tutti i limiti stabiliti da esigenze di bilancio sono illegittimi.

Attraverso tale iniziativa l’ANIEF ha invitato docenti e dirigenti a segnalare le situazioni in cui si fossero registrate carenze nell’assegnazione delle risorse. In seguito alle segnalazioni ricevute, quindi, sono stati attivati ricorsi d’urgenza presso i TAR patrocinati dall’ANIEF senza oneri per le famiglie per spese legali. Anche i costi previsti per il deposito del ricorso sono stati abbattuti organizzando azioni legali collettive.

Le segnalazioni sono state numerose, anche da parte delle famiglie ed è stato possibile presentare ricorso fino al mese di marzo. A fine anno scolastico, l’ANIEF ha sottolineato il successo dell’iniziativa, che ha visto numerose sentenze favorevoli provenienti da diversi tribunali, che hanno condannato il Miur al ripristino del dovuto monte ore di sostegno necessario: si va dal Tribunale di Palermo al Tribunale di Cosenza, da quello di Frosinone a quelli di La Spezia, di Sassari e di Tivoli.

Il progetto, oltre ad affermare i diritti sanciti dalla L. n. 104/92 e dalla sentenza della C.C. n. 80/10, si lega anche alla necessità di assumere, come previsto dalla L. n. 449/97, gli insegnanti di sostegno in deroga al rapporto docenti/alunni. Con la nostra iniziativa abbiamo fatto rispettare i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, ma anche quanto previsto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea tutelando il diritto all’istruzione, all’uguaglianza e il principio di non discriminazione degli alunni in difficoltà. Il fatto che il Ministero voglia ‘risparmiare’ sui nostri figli più deboli è una vergogna e in tribunale abbiamo avuto ragione costringendolo al rispetto della legalità, conclude M. Pacifico (ANIEF).

Dei ricorsi, individuali e collettivi, ci siamo occupati spesso negli anni e ci siamo anche interrogati sulla prassi dei ricorsi, chiedendoci se attraverso di essa si possa realizzare inclusione, dal momento che essa consente solo l’attivazione di posti in organico di fatto, non stabili, che non possono garantire continuità didattica. Tuttavia, negli ultimi anni proprio attraverso i posti assegnati in deroga si è potuto garantire il diritto allo studio per gli alunni con disabilità grave.
Forse sarebbe il caso di avviare azioni di politica scolastica che possano assicurare tale diritto con regolarità, stabilità e continuità, in direzione del progetto di vita di ogni singolo alunno.

APPROFONDIMENTI
Sostegno: non un’ora di meno

In disabili.com
Sostegno ai ricorsi alle famiglie

Tina Naccarato

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