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E’ in discussione in commissione cultura una proposta di legge per limitare il numero di alunni per classe a 22, con tetto massimo di 20 in presenza di bambini o ragazzi con disabilità

Negli ultimi giorni ha suscitato molto interesse una proposta di legge a firma Lucia Azzolina riguardante una significativa riduzione del numero degli alunni per classe. Il testo è in discussione in commissione cultura, alla Camera, ma permangono numerosi interrogativi sui finanziamenti necessari e sui tempi di realizzazione.

Il testo della legge prevede un tetto massimo di 22 alunni per classe, che si dovrebbe concretizzare a partire dall’anno scolastico 2020/21 con una spesa di due miliardi, ma dovrebbe essere avviato già dal prossimo anno scolastico.

Si tratta di una proposta di legge molto significativa che, qualora fosse realizzata, potrebbe consentire importanti miglioramenti non solo nella qualità della didattica, ma anche in quella della più generale quotidianità scolastica ed in quella dell’inclusione.

Il fenomeno delle classi pollaio, infatti, comporta non poche difficoltà per i docenti e per gli alunni: i primi, chiamati a fare lezione a 30 alunni, fanno molta fatica alla personalizzazione e ad assicurare le attenzioni didattiche necessarie agli alunni che presentano maggiori difficoltà; i secondi si ritrovano ad apprendere spesso in condizioni poco confortevoli, in aule troppo piccole e rumorose, in cui l’attenzione per il singolo non di rado dev’essere sacrificata per consentire il regolare proseguimento dei lavori.

In aule troppo affollate, cioè, vi è il rischio concreto del fallimento: dell’inclusione, della vita scolastica in condizioni di sicurezza e di una formazione di qualità. Aumenta l’esposizione al rischio di abbandono scolastico, aumentano le condizioni di lavoro usurante e lo stress per gli insegnanti, aumentano costantemente i ricorsi ai tribunali.  Con il nuovo testo – ha dichiarato la Azzolinanon transigeremo sulla vivibilità delle aule, in particolare in quelle in cui sono presenti studenti con disabilità: non si potrà, obbligatoriamente, superare il tetto dei 20. In tutte le altre, invece, il tetto sarà di 22.

Attualmente, sula base del DPR n. 81/09, centrato su una severa razionalizzazione delle risorse, il numero di alunni per classe previsto è fino a 27 per le classi iniziali di scuola elementare, fino 28 per quelle delle secondarie di primo grado e fino a 30 per il secondo grado. E’ inoltre consentito aggiungere un ulteriore 10%, arrivando ad oltre 30 alunni.
Il provvedimento attualmente in discussione, pertanto, appare molto rilevante, è molto atteso da docenti e genitori e potrebbe comportare significativi miglioramenti nella scuola italiana. Tuttavia, il percorso della legge non è semplice e immediato. Mancano dati sul numero delle classi fuori norma, sulle risorse in più che occorrerebbero, sulle aule in più che servirebbero, sui costi dell’intera operazione. Quest’ultima, infatti, si prefigge anche di ripristinare i posti di lavoro tagliati dalla riforma Gelmini proprio aumentando il numero di alunni per classe. Lo scopo dichiarato, dunque, è mettere al centro un apprendimento di qualità, sostenendo i più deboli e permettendo agli insegnanti di svolgere con più dignità il loro lavoro.

La proposta di legge prevede assoluta inderogabilità del tetto massimo di 20 alunni in presenza di bambini o ragazzi con disabilità. Tale limite, purtroppo, è stato negli anni troppo spesso superato, in modo discrezionale o con deroghe continue. L’attuale dicitura di norma, cioè, che consentiva in realtà ogni deroga, dovrà essere eliminata. Ciò potrà consentire, verosimilmente, una sensibile diminuzione dei ricorsi ai tribunali amministrativi. Nel dossier relativo alla proposta di legge, infatti, leggiamo che in caso di presenza di alunni con disabilità, le medesime classi non possono essere costituite con più di 20 alunni. Si tratta di una previsione tassativa, non subordinata ad alcuna condizione, che intende modificare quanto ora previsto dall’art. 5, co. 2, del DPR 81/2009.

Accogliamo con grande favore questa importante attenzione e ci auguriamo che l’iter della legge possa proseguire superando ogni ostacolo, al fine di poter creare le condizioni per un maggiore benessere dei nostri ragazzi nella vita scolastica. Ciò, va da sé, è di enorme rilievo per tutti gli alunni e, naturalmente, lo è ancora di più per i ragazzi più fragili.  

APPROFONDIMENTI:

Tetto di 22 alunni per classe

Stop alle classi pollaio

In disabilicom:

I diritti degli alunni disabili: tetto massimo di alunni per classe e sostegno adeguato

Design by Pixabay

Tina Naccarato

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