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mancato sostegno  alunno disabileSono ormai 210 mila gli studenti disabili ma il numero dei docenti di sostegno, molti dei quali precari, resta invariato

Sono ormai iniziate le lezioni nelle scuole di tutta Italia e ancora una volta dobbiamo segnalare la carenze di risorse assegnate al sostegno. Gli alunni con disabilità sono infatti aumentati, sfiorando ormai i 210 mila. Molti di essi continueranno ad essere seguiti da docenti precari, non sempre specializzati. Non solo: anche quest’anno in diversi casi il numero delle ore assegnate sarà inferiore a quello richiesto.

Perché accade questo? Il MIUR ormai da anni ha fissato la soglia degli organici sulla base delle necessità registrate nel 2006, non tenendo conto della crescita del numero degli alunni con certificazione registrata negli ultimi anni. Anche il piano triennale delle assunzioni, giunto ormai alla sua seconda tranche, è stato stabilito in base ai parametri del 2006 e, alla sua conclusione, nel 2015,  porterà il numero dei docenti di sostegno a tempo indeterminato a 90 mila. Il fabbisogno di 90 mila docenti di sostegno, però, non è più reale, perche il numero degli alunni disabili è nel frattempo aumentato. Questo significa che, nonostante le assunzioni, il numero dei docenti di sostegno precari continua ad essere molto alto.

Per molti anni inoltre, soprattutto nelle scuola secondarie, non sono stati attivati corsi di specializzazione e, pertanto, in molti casi non è possibile nemmeno disporre di docenti specializzati, sia pure precari. Il corso di specializzazione avviato lo scorso anno, che si sta attualmente svolgendo nelle università, dovrebbe concludersi prima dell’estate prossima. Un nuovo bando è previsto in tempi brevi. Il numero dei docenti specializzati, pertanto, nei prossimi anni dovrebbe aumentare. La loro assunzione, però, dipenderà dagli esiti di futuri concorsi.

Attualmente, perciò, rimane alta la percentuale di docenti di sostegno precari, costretti a cambiare scuola ogni anno, che non potranno garantire continuità didattica; rimane alta la percentuale degli insegnati non specializzati che saranno assegnati al sostegno; rimane alta, inoltre, la percentuale delle famiglie che si vedranno costrette a ricorrere ai tribunali amministrativi per vedere riconosciuto per i loro figli il numero di ore di sostegno necessarie.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? La centralità della continuità è stata affermata di recente in Commissione Istruzione ed è stato presentato un disegno di legge con numerosi elementi di novità.

Intanto, però, tra le altre cose, la cronaca registra che oltre seicento alunni disabili nel napoletano non hanno potuto iniziare la scuola, a causa della sospensione del servizio di trasporto e assistenza specialistica finanziato dalla Provincia; a Grosseto e in altre province i docenti di sostegno sono insufficienti, mentre in Veneto quasi tutti gli incarichi annuali, soprattutto alla scuola primaria, sono stati assegnati a docenti non specializzati a causa dell’esaurimento delle graduatorie.

Al momento, purtroppo, niente di nuovo sotto il sole.


In disabili.com

Ricorsi al TAR

Continuità e precarietà


Tina Naccarato





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