Menu

Tipografia

I piccoli ricoverati, alunni della scuola primaria e secondaria dei Reparti di Oncoematologia Degenze e Day Hospital dell’ Ospedale Bambino Gesù di Roma,  potranno toccare con mano reperti e fare attività promosse dal museo Museo Nazionale Romano

Continuare a seguire le lezioni, fare i compiti ed interagire con un insegnante anche quando si è ricoverati, è un modo importante per far sentire il bambino malato un po’ meno estraneo alla sua vita di tutti i giorni. Il MIUR prevede infatti la possibilità di attivare dei percorsi di scuola in ospedale per garantire la continuità degli studi anche in caso di degenze. Interessanti sono le attività che questi servizi pongono in essere nelle sezioni ospedaliere che li prevedono.

Tra questi, interessante l’iniziativa il Museo va in Ospedale…a Scuola, che l’Ospedale Bambino Gesù di Roma propone per gli alunni della scuola primaria e secondaria dei Reparti di Oncoematologia Degenze e Day Hospital. L’iniziativa, già avviata nel maggio 2018,  ha ripreso nei giorni scorsi giorni, ed è promossa dal Servizio Educativo del Museo Nazionale Romano e si svolge in collaborazione con i docenti della Scuola dell’I.C. Virgilio Sezione Ospedale “Bambin Gesù”.

Il Museo va in Ospedale…a Scuola propone una serie di laboratori ludico-didattici che affiancano il percorso didattico della Scuola in Ospedale permettendo ai bambini ricoverati non solo di “visitare” il Museo ma anche di partecipare alle attività che il Museo propone agli altri piccoli visitatori.

Il Museo Nazionale Romano infatti mette a disposizione dei bambini reperti originali di piccole dimensioni ma di grande interesse così da garantire, anche ai piccoli pazienti, la caratteristica che rende unica la  visita di un museo, ossia la possibilità di osservare dal vivo materiali archeologici. Reperti alla mano, i bambini possono approfondire diversi aspetti della vita quotidiana nell’antichità, in linea con la progettazione didattica della scuola e sono poi coinvolti in varie attività: partecipare a un micro scavo archeologico, scoprendo i reperti e classificandoli; ricomporre un’iscrizione romana dai suoi frammenti, leggerla e interpretarla; ricostruire un vaso dai suoi cocci o trasformare un lenzuolo in una toga per scoprire l’abbigliamento e la moda dei Romani.

Tra gli obiettivi primari che il Museo Nazionale Romano si prefigge, grande attenzione è rivolta all’educazione al patrimonio e allo sviluppo di attività specificamente dedicate alle giovani generazioni.
Con Il Museo va in Ospedale…a Scuola si intende quindi permettere anche ai bambini che la malattia ha posto in una condizione di svantaggio di mantenere una partecipazione attiva al processo di diffusione della conoscenza, favorendo parallelamente il senso di appartenenza e di attaccamento nei confronti del patrimonio culturale.

La collaborazione con la Scuola in Ospedale, con cui è stata stipulata una convenzione della durata di due anni, permette inoltre un modello di intervento integrato volto a offrire occasioni di arricchimento culturale e personale in cui l’attività del Museo si pone come complemento e integrazione alla normale attività scolastica, all’interno di un virtuoso rapporto di reciproca collaborazione tra Istituzioni.

 
Per approfondire:

Istruzione domiciliare: cosa cambia con le nuove norme?



Redazione



Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy