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In tutto il Paese permangono barriere architettoniche, problemi edilizi, tagli al sostegno e agli assistenti

L’Italia è l’unico Paese d’Europa ad aver integralmente superato il modello delle scuole speciali, come risulta dal recente rapporto, Education and disability, della Commissione europea. Pur partendo da questo primato, però, in nome del contenimento della spesa, negli ultimi anni alla scuola italiana è stato chiesto un grosso sacrificio in termini di risorse, che ricade significativamente sulla qualità della didattica e, con essa, sul diritto allo studio degli alunni con disabilità . Al MIUR si sono susseguiti tecnici e ministri che hanno affermato nel tempo il valore di una scuola di qualità . Alle loro parole, però, sono seguiti solo tagli.



BARRIERE ARCHITETTONICHE ‑¬â€˜ Il decimo rapporto su Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici realizzato da Cittadinanzattiva, oltre ad aver evidenziato gravi carenze di tipo edilizio (lesioni strutturali, crolli di intonaci, muffa, umidità , mancanza di manutenzione ecc.) ha rilevato anche la presenza di numerose barriere architettoniche. Nel 14% delle scuole vi sono scalini all’ingresso, nel 54% l’ascensore è assente e non è funzionante nel 14% delle scuole che ne sono dotate. Vi sono barriere architettoniche nel 18% delle mense, nel 13% dei laboratori, nel 12% dei cortili, nell’11% delle aule, nell’8% delle palestre. Nel 34% delle scuole non esistono bagni per disabili.

TAGLI AL SOSTEGNO E ALL’ASSISTENZA ‑¬â€˜ L’anno scolastico è iniziato all’insegna del risparmio, con contrazioni di ore di sostegno, nomine tardive e mancanza di continuità didattica, nonché con tagli massicci agli assistenti per la comunicazione, causati dalla mancanza dei relativi fondi negli enti locali. Il MIUR ha stabilito che, in base alla L. n. 111/2011, le dotazioni organiche non possono superare quelle dello scorso anno scolastico; ad essere aumentato, però, è il numero degli allievi disabili e, quindi, ciò ha comportato la contrazione delle ore per ciascun allievo. La circolare sulle supplenze dello scorso Agosto aveva ribadito il diritto alle ore in deroga; eppure, le famiglie continuano a ricorrere ai tribunali per denunciare tagli trasversali che stanno mettendo il ginocchio il progetto di integrazione dei loro figli.


Per migliorare la qualità dell’integrazione scolastica, il Ministero della Salute e il MIUR hanno firmato un protocollo d’intesa che intende rafforzare il coordinamento tra i due ministeri ma anche tra le risorse territoriali, le Asl e i servizi regionali scolastici. Può essere un buon progetto, ma  a poco serve se proprio queste risorse vengono poi decimate con tagli massicci, trasversali e continuativi. Il risparmio realizzato, del resto, non viene nemmeno reinvestito nelle strutture, nella manutenzione degli edifici o nel superamento delle barriere architettoniche. Così, gli allievi disabili ogni giorno entrano con difficoltà in scuole ed aule poco accoglienti, fanno uso di servizi inadeguati e sempre più spesso non trovano nemmeno le risorse di cui hanno bisogno. E’ questa l’integrazione?

APPROFONDIMENTI IN DISABILI.COM:

Tagli all’assistenza
Tagli al sostegno

Tina Naccarato

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