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istruzione domiciliareAnche a casa e in ospedale deve essere rispettato il diritto allo studio

LA NOVITA’ -
Il MIUR con la Circolare n. 24 del 25/03/2011  ha definito la ripartizione delle risorse finanziarie destinate a garantire il funzionamento delle sezioni ospedaliere, l'attivazione di progetti di istruzione domiciliare e la formazione del personale coinvolto. Gli interventi, delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, inerenti l'istruzione domiciliare dovranno essere inseriti all'interno del Piano dell'Offerta Formativa (POF). Alla circolare sono stati allegati anche i moduli necessari alle scuole per la programmazione degli interventi.

LA SCUOLA IN OSPEDALE ‑¬â€˜ L’istruzione degli alunni ospedalizzati è recentemente diventata una reale struttura scolastica organizzata. Nata da esperienze episodiche spesso legate alla disponibilità dei singoli operatori del settore si afferma oggi con una propria identità precisa, diffusa in tutti gli ordini e gradi di scuola e nei principali ospedali e reparti pediatrici italiani.
La scuola in ospedale è totalmente tarata sul singolo paziente, tenendo conto delle tempistiche di visite, terapie e della specificità delle patologie. Privilegia i piccoli gruppi, attuando il rapporto uno a uno docente-alunno, programma le attività didattiche utilizzando tecnologie multimediali e comprende anche attività ludiche e ricreative.
Questo tipo di strategia vuole assicurare pari opportunità di istruzione a tutti gli alunni ricoverati, per far si che possano proseguire il proprio percorso didattico senza rischiare difficoltà di reinserimento o dispersione scolastica.
Il docente in ospedale deve promuovere il diritto all’istruzione del piccolo paziente attraverso un percorso formativo individualizzato, e garantire anche una mediazione tra la famiglia e l’ospedale.

ISTRUZIONE DOMICILIARE ‑¬â€˜ L’istruzione domiciliare costituisce di fatto un ampliamento della strategia scolastica ospedaliera, che consente anche a chi è costretto a letto presso la propria abitazione di veder rispettato il proprio diritto allo studio.
Spesso i pazienti non sono ricoverati in ospedale, ma seguiti in day-hospital lungo tutto il periodo della cura. I piccoli malati costretti a casa per più di trenta giorni possono essere così seguiti a domicilio da uno o più insegnanti.
Per attivare un intervento di istruzione domiciliare è necessario fare una richiesta documentata alla scuola frequentata, la quale è tenuta ad elaborare un progetto di offerta formativa per l’alunno impossibilitato alla normale frequenza. Il piano deve avere delle precise indicazioni di durata, del numero di docenti coinvolti (che si sono dichiarati disponibili) e deve essere approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto, e inserito nel POF (Piano offerta formativa della scuola). La richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato vengono poi inoltrati al competente Ufficio Scolastico Regionale, che procede alla valutazione della documentazione presentata ai fini dell'approvazione e della successiva assegnazione delle risorse finanziarie.
Attualmente tale servizio è regolato dal Vademecum per l’istruzione domiciliare, frutto del seminario nazionale di Viareggio del 2003, che offre documentazione e supporto allo sviluppo di tali interventi. Per aggiornare il vademecum e formulare una normativa di riferimento è stato costituito il Comitato Paritetico Interministeriale, a cui partecipano anche  rappresentanti del Ministero della Salute, del Dipartimento dell’Innovazione e rappresentanti della IX Commissione Istruzione e Formazione della Conferenza unificata.


PER TUTTE LE INFO:
Il portale SCUOLA IN OSPEDALE

Il sito del MIUR

In Disabili.com

INTEGRAZIONE SCOLASTICA

SCUOLA DISABILI

L’ESPERTO SCUOLA RISPONDE


Ilaria Vacca

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