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dislessiaGli obiettivi previsti dalla legge sui DSA sono perseguibili nella scuola della razionalizzazione?

Lo scorso 5 luglio, durante l'audizione presso la Commissione Cultura del Senato, il Ministro Gelmini ha annunciato la chiusura dei lavori del Comitato tecnico-scientifico istituito a fine 2010  per dare attuazione ai contenuti della Legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA); saranno pertanto emanati a breve i due provvedimenti applicativi previsti dall'art. 7 della legge: le linee guida per la predisposizione di protocolli regionali finalizzati all'identificazione precoce dei DSA ed il decreto sulle le modalità di formazione di docenti e dirigenti e sulle misure educative e didattiche di supporto, di verifica e di valutazione.

LA LEGGE 170/2010 - Si tratta di un provvedimento organico sui DSA, che ha superato la prassi delle circolari ed ordinanze annuali del passato, individuando interventi didattico-educativi specifici nei disturbi di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, in cui persistono capacità cognitive adeguate ed assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante nelle attività scolastiche. La Legge 170 persegue la finalità di garantire il diritto all'istruzione ed al successo scolastico, attraverso misure didattiche di supporto e forme di verifica e di valutazione adeguate.
Gli studenti con diagnosi di DSA, prodotta dai servizi del Sistema Sanitario Nazionale o da strutture accreditate, hanno diritto ad appositi provvedimenti dispensativi e compensativi e ad una didattica individualizzata e personalizzata, da monitorare periodicamente in vista degli obiettivi previsti.

COMPITI AFFIDATI ALLA SCUOLA - L'Istituzione Scolastica deve adottare interventi che favoriscano l'individuazione precoce del disturbo, gestendo tutte le azioni che possano portare ad un superamento delle difficoltà , verificando periodicamente i risultati e gli obiettivi raggiunti ed individuando metodi opportuni sulla base di protocolli regionali, interni alle linee guida di imminente emanazione. Si rende perciò necessaria l'adeguata formazione di insegnanti e dirigenti, per favorire diagnosi precoci e percorsi didattici abilitativi e riabilitativi, incrementando la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, in vista delle opportunità di sviluppo futuro, sociali e professionali. I percorsi, le modalità ed  i tempi previsti per la formazione del personale dovrebbero essere contenuti nel secondo provvedimento annunciato dal ministro Gelmini. Il MIUR ha inoltre firmato di recente un accordo con i presidi di Scienze della Formazione per l'istituzione di un corso di perfezionamento o master in didattica e psicopedagogia dei DSA.

La Legge n. 170/10 individua importanti obiettivi inclusivi da tempo attesi dalle famiglie e dalle associazioni che si occupano di DSA. Tali disturbi non rientrano però nelle situazioni di disabilità e pertanto, non è al momento del tutto evidente quali potranno essere le risorse e gli investimenti da impiegare. I docenti curricolari, impegnati in classi sempre più numerose ed eterogenee riusciranno ad attivare al meglio gli interventi personalizzanti previsti dalla legge per gli allievi con DSA? Potranno i dirigenti attivare i percorsi di formazione previsti con le risorse di cui dispongono?  




INFO E APPROFONDIMENTI:

Raccomandazioni per la pratica clinica (Consensus Conference)

Diritto allo studio:
http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa

Protocollo d'intesa tra MIUR, Associazione Italiana Dislessia e Fondazione Telecom Italia




IN DISABILI.COM:

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: LA LEGGE E' PRONTA



Tina Naccarato

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