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bambino solo di spalle, seduto per terra Nel convegno sull'autismo interno agli appuntamenti di Handimatica è emersa la centralità degli interventi educativi


I disturbi pervasivi dello sviluppo rappresentano un panorama complesso, la cui evoluzione dipende in maniera significativa dalla presa in carico precoce e dagli interventi abilitativi attivati nell'infanzia, accompagnati da metodologie in grado di migliorare l'autonomia e, più in generale, la qualità della vita.
Di questo e di altro si è parlato nel corso del convegno Disturbi dello spettro autistico: stato dell'arte, tecnologie ed esperienze con bambini e adolescenti, interno alla X mostra-convegno nazionale Handimatica, tenutasi a Bologna dal 27 al 29 novembre. Nel convegno sono stati presentati i risultati del progetto t4A - touch for Autism che, basato su un'architettura open, consente di condividere i risultati con la comunità scientifica e di coordinare le attività dei diversi attori coinvolti. Sono inoltre stati presentati i risultati del Progetto dei 300 giorni, rivolto a ragazzi delle scuole dell'Emilia Romagna e centrato su un percorso di autonomia personale e relazionale.

Particolarmente interessante è stato l'intervento di M. Arduino, responsabile del Centro Autismo e sindrome di Asperger (C.A.S.A.) dell'ASL CN1, il quale ha presentato il punto della situazione sull'autismo in Italia.
Dopo aver chiarito che al momento non vi sono ancora dati epidemiologici nazionali, l'intervento si è concentrato sulla cornice istituzionale, a cominciare dall'art. 12 della L. 104/92, dedicato al diritto all'educazione ed all'istruzione. Esso dovrebbe essere garantito a partire dal nido e dovrebbe assicurare l'integrazione non solo in termini di apprendimento ma anche come socializzazione e sviluppo di relazioni. La presa in carico in termini di progettualità, inoltre, dovrebbe riguardare tutta la vita, come indicato dal Tavolo nazionale di lavoro sull'autismo del 2007. Un aspetto importante, ha sottolineato Arduino, è la coordinazione  e l'integrazione dei servizi, finalità espressa già nella conferenza unificata Stato-Regioni e perseguita nel progetto touch for Autism.  

Come tradurre, inoltre, nella  pratica, le Raccomandazioni delle Linee Guida? In ambito sanitario, ha affermato Arduino, esse devono essere declinate in percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali. Essi però devono essere integrati dal termine educativi, perché sono proprio gli interventi educativi ad aver mostrato particolare efficacia. Inoltre, nella realtà italiana il grosso  dell'intervento è proprio quello di tipo educativo, dato che riguarda molte ore settimanali, fino a 20-24 ore, dalla Scuola dell'Infanzia a quella Secondaria di Secondo grado. Si tratta cioè di un impegno di risorse significativo che dev'essere utilizzato nel migliore dei modi.  

Diventa perciò fondamentale la formazione degli insegnanti. In nostro modello di integrazione, ha concluso infatti Arduino, è considerato eccellente, ma è purtroppo carente sul piano della formazione. Occorre pertanto intervenire in tale direzione per garantire un utilizzo di risorse consapevoli, contrato sulle competenze.



APPROFONDIMENTI

t4A - touch for Autism

Progetto dei 300 giorni

In disabili.com

ABA e formazione dei docenti

Spettro autistico: come intervenire a scuola?

Tina Naccarato


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