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maestra con alunno Nonostante alcuni importanti provvedimenti di politica scolastica per garantire il diritto all'istruzione degli alunni disabili, continuano le proteste delle famiglie che lamentano non pochi disservizi

 

Il mese di Novembre è iniziato con l'agitazione da parte di diverse associazioni, che stanno scendendo in piazza, a Roma, per riaffermare i diritti delle persone con disabilità.

Nei giorni scorsi vi è stato il presidio del Comitato 16 Novembre, in lotta per rivendicare le risorse da destinare al fondo per la non autosufficienza.
L'8 novembre vi sarà invece la Via crucis dei malati rari, promossa dal Movimento italiano malati rari, per denunciare le carenze e le criticità del Piano nazionale.

Come anticipato, il 5 novembre si è tenuta anche la manifestazione di Tutti a scuola; l'associazione napoletana di genitori di alunni disabili è scesa in piazza per denunciare le tante carenze della scuola che rendono difficile il processo di inclusione e per consegnare ad un governo cieco e sordo le lettere dei genitori raccolte tramite una recente campagna di sensibilizzazione. In esse le famiglie hanno denunciato insufficienze nel sostegno e nell'assistenza, inadeguatezza delle strutture, mancanza di continuità didattica ecc. Il governo cancella i disabili, questa è la frase usata spesso in questi giorni dall'associazione, che denuncia con forza i tagli e le disattenzioni della politica nazionale nei confronti delle persone con disabilità.

I malumori, le difficoltà  e la sensazione di solitudine persistono e le famiglie fanno sempre più fatica a farcela, anche in considerazione delle difficoltà economiche che sembrano orami non risparmiare più nessuno ma che in presenza di una situazione di disabilità possono diventare ostacolo anche per l'esercizio di diritti prioritari.

Da tale malcontento non sono esenti i genitori degli alunni con disabilità, che continuano a denunciare molte carenze nella scuola, nonostante i recenti interventi di politica scolastica riguardanti i docenti di sostegno.

Si assiste dunque da una parte ad una rinnovata attenzione alle problematiche riguardanti l'integrazione  e l'inclusione scolastica, anche con innovative proposte e sperimentazioni di tipo didattico, organizzativo e formativo; dall'altra, però, permangono i problemi di sempre, acutizzati anche da contrazioni parallele in altre aree riguardanti la disabilità.

A. Canevaro, professor Emerito che per decenni si è occupato della formazione dei docenti di sostegno, sottolinea come nel tempo sia cresciuta la sensibilizzazione del grande pubblico sui temi della disabilità, che ha reso possibile la crescita dell'integrazione scolastica. Al tempo stesso, però, rileva anche un grande frazionamento, che ha portato ad affidare al privato quello che potrebbe fare il pubblico, sottolineando che la denigrazione del servizio pubblico che è stata fatta in tutti questi anni ha fatto solo del male.


APPROFONDIMENTI

Il governo cancella i diritti dei più deboli

In disabili.com

Aumentano gli allievi disabili ma non i docenti di sostegno


Tina Naccarato


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