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Una giovane ragazza con disabilità ci racconta di come cambiare scuola ha cambiato il suo percorso e le ha ridato serenità, trovando un ambiente per lei inlcusivo

Nei nostri articoli ci ritroviamo a riportare talvolta di situazioni ed episodi in cui persone con disabilità vengono escluse, isolate o discriminate sia sul posto di lavoro che a scuola. Spesso gli episodi di bambini che all'asilo o alla scuola elementare vengono isolati dai propri compagni per via della loro disabilità arrivano alla ribalta nazionale, sollevando un polverone che scalda gli animi per poche ore prima di finire nel dimenticatoio.

Ma c’è anche da dire che, a fronte di queste esperienze, magari fuori dal clamore mediatico altrettanti sono gli ambienti, le scuole, i docenti che, con passione, rendono la vera inclusione concreta  e reale.
Ci ha mandato la sua testimonianza Emina, una giovane ragazza con diparesi spastica asimmetrica che dopo un'esperienza poco positiva vissuta in un istituto superiore nel quale non si sentiva accettata - anzi, spesso esclusa, dice - ha deciso di farsi forza e cambiare la sua situazione. In una nuova scuola, la presenza in particolare di un insegnante  che ha saputo rincuorarla e conquistarsi la sua fiducia, unita ad un ambiente ospitale e inclusivo, hanno permesso ad Emina di ritrovare la serenità. Ha dovuto affrontare una scelta che ha richiesto forza ma che, in fondo, l'ha fatta crescere e maturare oltre che riacquisire fiducia nel prossimo, cosa di cui lei è estremamente felice.

Ora ho a che fare con persone fantastiche, persone che capiscono le mie difficoltà e che sono a mia disposizione nel momento del bisogno.  Ora posso dire che questa non è stata una scelta sbagliata. È una scelta grazia alla quale potrò crescere e grazie alla quale ho scoperto che ci sono ancora persone come questo professore, che è riuscito a farmi cambiare il mio modo di pensare, a farmi rialzare dopo una caduta. Lui ha fatto squadra insieme a me in un momento di un buio totale cercando di farmi superare alcune difficoltà.

Dopo un periodo duro da affrontare, pieno di dubbi e domande, ora posso dire che sono parte di un istituto speciale dove ci si adegua alle esigenze di ognuno, e dove non esiste ostacolo che non possa essere superato.  Posso dire con orgoglio di far parte di un mondo così bello.

Questo conferma che anche quando ci sembra di essere in una situazione senza uscita non bisogna arrendersi, perché proprio nel momento in cui meno te la aspetti ci sono persone che ti danno quella spinta indispensabile per continuare a crederci fino in fondo e ti saranno sempre accanto se anche in questo percorso ti troverai in difficoltà.

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Redazione

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