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isolamentoIn Kenya, tra tante difficoltà , una nonna lotta contro da discriminazione  verso i bambini autistici

In Italia persistono numerosi problemi legati alla fattiva inclusione di adulti e bambini con autismo. Eppure, nonostante le difficoltà , da tempo è stato raggiunto l'importante obiettivo dell'integrazione scolastica. Non è così ovunque.
In Kenia molti bambini con autismo vengono fortemente discriminati ed esclusi. Troppo spesso i genitori li nascondono al mondo perché li considerano anormali, pazzi o addirittura maledetti; troppo spesso, per le stesse ragioni, le scuole non li ammettono. Il governo keniota, pur avendo la responsabilità di proteggere i diritti di tutti i bambini senza alcuna discriminazione, non ha però fino ad ora adottato provvedimenti adeguati per la tutela dei bambini con autismo. Così, la maggior parte di loro continua ad essere stigmatizzata.



L'AMORE DI UNA NONNA - Vi è però una donna, una nonna di 71 anni, decisa a porre fine a tutto questo. Si chiama Felicity Ngungu ed ha un nipote autistico di 29 anni. La sua battaglia è iniziata nel 2001, quando un medico inglese in visita in Kenia ha diagnosticato l'autismo a suo nipote Andrew. Prima della diagnosi, il ragazzo era stato abbandonato dai genitori e la comunità aveva mostrato aperta discriminazione nei suoi confronti. Dopo la diagnosi, Felicity si è data da fare per cercare informazioni sull'autismo. Con l'aiuto di suo figlio Timothy, ha potuto accedere alle informazioni presenti in Internet ed è riuscita  a mettersi in contatto con un gruppo di genitori della Pennsylvania, che, qualche tempo dopo, ha accolto Andrew negli Stati Uniti, aiutandolo a condurre una vita normale. Felicity ha poi acquistato il volume Terapie Biologiche per l'Autismo ed i Disordini Pervasivi dello Sviluppo (Pdd), che le ha fornito molte informazioni utili. Con il supporto delle nuove conoscenze, questa nonna battagliera ha potuto mobilitare diversi genitori di bambini con autismo, ottenendo l'impegno del governo a condurre un'indagine sulla sua incidenza in Kenia. Purtroppo, il Direttore dei servizi medici, uno dei pochi dottori ad avere conoscenze sul tema, è stato poi trasferito e così i bambini autistici hanno continuato a restare a casa.

LA SOCIETA' PER L'AUTISMO - Decisa a non mollare, Felicity nel 2003 ha fondato la Società per l'autismo del Kenia. Con i fondi dell'United Nations Development Programme (Undp) e con altri aiuti, è stata in grado di fornire competenze ai genitori con figli autistici ed oggi, 3980 genitori hanno cercato assistenza presso la Società . Quest'ultima si è anche impegnata per sviluppare le Linee Guida sulla gestione dell'autismo. Gli sforzi ad oggi non hanno purtroppo prodotto molti frutti, anche a causa della mancanza di collegamento fra il Ministero dell'Educazione e quello della Salute, senza il quale è difficile applicare le Linee Guida nella Scuola Nazionale. Tuttavia, la determinazione delle tante persone che oggi collaborano con la Società per l'autismo non si arresta. Grazie alla sponsorizzazione di alcune aziende, sono riusciti infatti a creare un'ala speciale per 120 bambini autistici nella Scuola Primaria di Nairobi, dove i piccoli vengono seguiti da professionisti.

Buon Natale a queste persone meravigliose.


Fonte: Zachary Ochieng, traduzione di Sara Marilungo - Da News From Africa


APPROFONDIMENTI

La lotta di Felicity
http://www.redattoresociale.it/Africa.aspx?id=417499
http://www.autisable.com


Tina Naccarato


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