Menu

Tipografia

laureatiConsigli per effettuare con serenità una scelta decisiva, tenendo sempre ben presente che non è tutto oro quel che luccica

 

L’anno che segna il passaggio dalle scuole superiori al mondo universitario è tanto elettrizzante quanto pieno di ostacoli e dubbi che si amplificano e moltiplicano se si convive con una disabilità.
Ci si chiede quale facoltà scegliere, se restare vicino a casa o avventurarsi in una città completamente nuova, cosa  spetta ed aspetta una volta fatto il primo passo. Sembrerà strano a dirsi,  ma trovare risposte sincere ai nostri interrogativi è assai difficile.

 

L’orientamento universitario si muove infatti su binari standard fatti perlopiù di questionari a risposta multipla e incontri collettivi. A volte lo studente ha la netta impressione di assistere a una stravagante asta al rialzo dove l’Università che si presenta meglio vince. Come fare allora per non perdersi in questa giungla? La formula matematica non esiste ma seguendo qualche consiglio il rischio di restare spiazzati e scottati diminuisce di molto.

  1.  Innanzitutto visitate sempre l’Ateneo o gli Atenei che avete individuato come possibile sede di studio, la Facoltà e le aule: solo così potrete toccare con mano il reale grado di accessibilità e fruibilità degli ambienti. Come ben sappiamo infatti, la presenza di un ascensore o di una rampa non ci garantisce, da sola, una quotidianità tranquilla e priva di barriere. Nessuna brochure evidenzierà mai i difetti, quindi datele quasi il valore di un souvenir.

  2. Cercate di fissare un incontro con il Responsabile dell’Ufficio Disabilità o, ancor meglio, con il Delegato del Rettore alla Disabilità. Ponete tutte le domande del caso, partendo magari da quanto reperibile sui siti istituzionali, così apparirete informati e non in balia del vostro interlocutore.

  3.  Sinceratevi circa le modalità di accompagnamento a lezione. Le soluzioni adottate dagli Atenei sono le più disparate: dall’impiego di pulmini dedicati, alla concessione di buoni-taxi, fino all’accompagnamento a piedi o con l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei volontari del Servizio Civile Nazionale ed Europeo.

  4. Chiedete poi se sia fornita assistenza di tipo infermieristico e se i volontari varino di giorno in giorno. Ho imparato sulla mia pelle che in molti Atenei vengono adottate delle politiche di turnazione dei volontari atte a scoraggiare la fraternizzazione e che laddove non espressamente previsto, sui volontari non grava alcun obbligo di fornire prestazioni di tipo sanitario-infermieristico, costringendo la persona a integrare il servizio fornito con personale pagato di tasca proprio magari attraverso i progetti di Vita Indipendente.

  5.  Sinceratevi infine di come e in che misura si venga supportati durante le lezioni. Sembrerà banale, ma essendo molti gli studenti e poche le risorse potrebbero cercare, anche non molto velatamente, di indurvi, ove possibile, a chiedere meno ore di assistenza o minor supporto….voi non demordete, fate valere i vostri diritti.

 

In chiusura è bene ricordare che gli studenti diversamente abili fruiscono di una considerevole riduzione delle tasse universitarie e godono di particolari criteri di merito tanto ai fini della concessione delle borse di studio da parte dell’Ente Regionale per il Diritto allo studio, quanto nell’assegnazione degli alloggi presso le Residenze Universitarie. Beneficiare dei servizi sopraindicati è alquanto semplice.
Basta, all’ atto dell’immatricolazione, presentare la certificazione attestante la condizione di disabilità e l’Isee Universitario. Ponete però molta attenzione alle date di scadenza del bando alloggi e del bando per le borse di studio poiché potrebbero essere antecedenti rispetto ai termini previsti per la semplice immatricolazione.

 

Questi piccoli suggerimenti certamente non dissiperanno tutti i dubbi e le paure, vi saranno momenti in cui vi sentirete pionieri, gladiatori che lottano per un obiettivo nuovo ogni giorno, ma certamente vi aiuteranno ad iniziare al meglio un nuovo capitolo della vita e  a calarvi perfettamente in un mondo che può rivelarsi straordinario: il mondo universitario.


Dott.ssa Agnese Villa Boccalari

 

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy