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assistente alunno disabileCentinaia di allievi senza assistenza educativa dall’inizio dell’anno scolastico faticano a seguire le lezioni: dove sono finiti i fondi?

Nelle scuole superiori di Milano circa 400 alunni sono costretti a saltare ore di lezioni perché l’assistente ad personam non è stato loro ancora assegnato. Non sono autonomi nell’autonomia e nella comunicazione e necessitano di assistenza educativa per numerose azioni scolastiche quotidiane. In mancanza di tale supporto, purtroppo, troppo spesso i genitori sono costretti a decidere di lasciare i propri figli a casa in attesa che la risorsa venga attivata.

Perché a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico gli assistenti non sono stati ancora assegnati? Chi ha la responsabilità del loro reclutamento?

La procedura prevede che nella certificazione e nella Diagnosi Funzionale venga riconosciuta la necessità di questa figura di assistenza. Il Dirigente Scolastico deve quindi inoltrare la richiesta all'Ente Pubblico locale di riferimento: il Comune per la Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado e la Provincia per la Secondaria di Secondo grado, come previsto dall'art. 139 del Decreto Legislativo n. 112/1998. La figura professionale specifica viene infine individuata dall’ASL di riferimento.

Nel caso delle Scuole Secondarie di Milano, quindi, l’ente pubblico di riferimento è la Provincia. Secondo la Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha) lo scorso anno scolastico la Provincia di Milano, in ristrettezza di risorse, ha ricevuto dalla Regione oltre 2 milioni di euro, dei quali sarebbero ancora da utilizzare circa 500 mila euro. Vi sarebbero quindi risorse sufficienti per garantire il servizio per i prossimi mesi; queste risorse, però, non sono state al momento stanziate, poiché sarebbero state utilizzate, invece, per il raggiungimento di equilibri di bilancio. La notizia sarebbe stata confermata anche dalla Camera del Lavoro di Milano che nei giorni scorsi aveva diffuso una nota in cui denunciava l’uso improprio di fondi destinati alle persone con disabilità per coprire i buchi nel bilancio.

Se la notizia fosse confermata, si legge in un comunicato della Ledha saremmo di fronte a un episodio gravissimo, i cui responsabili potrebbero, eventualmente, rispondere anche davanti alla Procura. Chiediamo alla Provincia di Milano di dare immediati chiarimenti in merito e che venga immediatamente attivato il servizio di assistenza ad personam per quelle centinaia di ragazzi che, in questi mesi, non hanno potuto frequentare le lezioni.

Non possiamo che condividere tale richiesta ed augurarci l’immediatezza del ripristino di un servizio essenziale, finalizzato, ricordiamo, a garantire l’esercizio del diritto all’istruzione, sancito dalla nostra Costituzione.


APPROFONDIMENTI

La notizia sui quotidiani
 

In disabili.com

L’assistente all’autonomia ed alla comunicazione

Speciale Scuola disabili

Tina Naccarato





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