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logo università    di veronaUn percorso universitario mirato per chi si occupa di bambini con deficit sensoriali

L'Università degli Studi di Verona ha attivato anche quest'anno, visto il grande successo della scorsa edizione, il Master di I livello in "Educatore Esperto per la Disabilità Sensoriale" (EEDS). L'obiettivo è quello di formare una figura professionale adeguata all'intervento educativo rivolto a bambini e ragazzi con minorazioni della vista e dell'udito.

Abbiamo intervistato per voi la dottoressa Marcella Nalli, responsabile del Segreteria Organizzativa del Master EEDS:

D: Com'è nata l'idea di attivare questo Master?
R
: La scelta del percorso formativo è stata una intuizione del prof. Mario Longo, preside della Facoltà di Scienze della Formazione. La richiesta di attivare una formazione idonea è provenuta dalla provincia di Verona, durante il mandato dell'ex assessore Maria Luisa Tezza, di cui ero collaboratrice per quanto riguarda, in particolare, l'Osservatorio Provinciale Disabilità Sensoriali. Le faccio una premessa: la provincia ha il mandato legislativo dalle Regioni di occuparsi del servizio di assistenza socio didattica integrativa per bambini sordi e ciechi che siano in età scolare. La legge regionale 11 del 13 aprile 2001 dice in particolare che l'obbligo sussiste fino al raggiungimento di un diploma professionalizzante. Quindi la scuola mette in campo gli insegnanti di sostegno per sostenere la disabilità sensoriale, ma si tratta di figure di sistema; il supporto al bambino sordo e cieco, soprattutto quando è a casa a fare i compiti, oppure quando serve adeguare il materiale scolastico alla sua disabilità specifica, compete invece alle province, attraverso una figura che non è stata precisata dalla legge così come invece è stato fatto per l'insegnante di sostegno. In assenza di un riferimento legislativo preciso mancano un'identità professionale certa e una contrattistica adeguata. Questo si riflette negativamente sul bambino in termini, ad esempio, di cattiva continuità didattica. Si sono inoltre creati spazi in cui agiscono le associazioni che, pur avendo una conoscenza della materia, non possono essere considerate enti formativi. Non succede quasi mai che un'Università ascolti le necessità del territorio; in questo caso, invece, il Preside Longo ha pensato ad una formazione di master, oltretutto aperto anche agli uditori (che alla fine riceveranno un attestato di frequenza), in modo non solo da formare le nuove leve, ma anche da riqualificare professionalmente gli operatori già in servizio.

D: Quali sono le novità più significative di questa edizione?
R:
Come dicevamo, la formulazione didattica vede il 60% delle lezioni online. Perché non il 100%? Perché una formazione di questo tipo richiede che l'educatore che si dedica alla disabilità diventi anche, come dice il prof. La Rocca, "esperto di umanità ": questo si ottiene con delle lezioni frontali. Poi tra le materie ci sono LIS e Braille, che ovviamente non possono essere insegnate online. Un'altra novità importantissima è il forte collegamento con il territorio. Chi ha agito è l'Università di Verona, però le sette province venete si sono consorziate e hanno steso un protocollo d'intesa specifico sull'argomento formativo e di stabilizzazione del profilo professionale. L'Università ha spalmato le lezioni in presenza sul territorio delocalizzandole: il modulo di LIS e Braille, ad esempio, è a Venezia, il modulo psicologico è all'istituto Configliachi a Padova, il modulo di riabilitazione logopedica è a Treviso, e stiamo studiando i collegamenti anche in videoconferenza con Belluno. Poi c'è un'altra novità : l'attivazione, collateralmente al master, di seminari di approfondimento. Uno è già immaginato in dicembre, a stampo medico-specialistico, con la partecipazione di professionisti estremamente competenti sui temi della disabilità visiva e uditiva. Oltre a questo è prevista anche una presentazione delle associazioni che operano sul campo, in modo tale che i nuovi operatori siano ben informati sull'offerta del territorio. Altra novità è l'organizzazione in sette moduli distinti, monotematici, che possono essere acquistati separatamente ed essere occasioni mirate di formazione specialistica. Per quanto riguarda il modulo 1, a carattere prettamente scientifico, sono stati accreditati 8 punti ECM (Educazione Continua in Medicina; per approfondire clicca QUI - n.d.a.) per la frequenza del personale che ne faccia richiesta. Un altro target importante di questa formazione sono gli insegnanti, perché il master è della tipologia specifica che può procurare, a chi lo frequenta e lo conclude, tre punti in graduatoria, in base alle caratteristiche descritte dal D.M. 42 dell' 8 aprile 2009, valido per il biennio 2009-2011, in particolare l'allegato 2 punto C7.

D: Quanti sono stati i partecipanti alla scorsa edizione e, indicativamente almeno, da che percorso universitario o professionali provenivano?
R:
Durante la precedente edizione ero solo docente e collaboratrice, come sempre sono stata, del direttore scientifico, prof. Angelo Lascioli, che, unico nella facoltà di Scienze della Formazione, si occupa di pedagogia speciale. Quindi non so fornirle dei numeri. So che nella precedente edizione c'erano ottici, logopedisti, persone già inserite nel lavoro, anche perché c'era il finanziamento quasi totale della provincia di Verona. L'ex assessore è stata veramente sensibile ai temi della formazione e del benessere dei bambini. Questa volta abbiamo abbiamo un plafond d'iscritti molto ampio e ho il piacere di vedere le più disparate professionalità e provenienze, addirittura studenti stranieri. Ho avuto anche l'onore di avere la richiesta di iscrizione da parte di due ragazze sorde che sono educatrici già in servizio, e di un ragazzo cieco con la terza media, che fa supporto a ragazzini più piccoli.

D: Un'ultima domanda: ecco, dove viene svolto lo stage finale e, in base alla sua esperienza, può fornire dei contatti utili ai fini dell'inserimento lavorativo.
R: Intanto il fatto che questo master sia richiesto dalle province dice già che attingeranno ai masterizzati per le assunzioni, come si è già verificato con la scorsa edizione. Sulla seconda facciata del volantino, ci sono una serie di loghi, quelli delle istituzioni e delle associazioni che hanno confermato di essere disposte a ospitare gli stage. L'anno scorso lasciavamo l'iniziativa al supervisore e agli studenti, ma è stato un meccanismo difficile, quindi questa volta abbiamo fatto la scelta di partire già con tutte le istituzioni concordi. Tra le varie istituzioni ricordiamo le ULSS, l'associazione I-Care, il centro R.E.U.L. di Genova, il Centro Disabilità Sensoriale di Mestre, la fondazione Hollman.


INFO:
Sito web: http://www.formazione.univr.it
E-mail: marcella.nalli@univr.it
Brochure in formato PDF

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