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scuola bambino con zainoGli effetti dei provvedimenti targati Gelmini bloccano gli organici anche se è cresciuto il numero degli alunni iscritti e con certificazione: a rischio la qualità di istruzione e integrazione

Il MIUR, con la C.M. n. 10 del 21/03/13, ha indicato che le dotazioni organiche del personale docente in ruolo per l'anno scolastico 2013/2014 non potranno superare, a livello nazionale, la consistenza dell'anno 2011/2012. Vi sono, però, 30 mila iscritti in più. La ripartizione delle dotazioni tra le Regioni sarà effettuata tenendo conto del numero degli alunni dell'anno scolastico in corso, delle iscrizioni riferite al prossimo anno e delle situazioni indicate  dal DPR n. 81/09. Il numero dei docenti resterà dunque invariato e se in alcune zone vi sarà maggiore necessità di risorse, esse saranno sottratte ad altri territori. Non  diversa è la situazione indicata per il sostegno, laddove, a fronte del costante aumento del numero di alunni con certificazione, la dotazione di organico di diritto (posti in ruolo) resta fissa a 63 348 unità . Sostegno sempre più affidato a docenti precari, dunque, tenuti precari per anni nonostante il fabbisogno e la presenza di personale specializzato nelle graduatorie provinciali.

Nella circolare infatti, si sottolinea che la Corte Costituzionale con sentenza n. 80/10 ha abrogato la norma che fissava il tetto massimo di posti di sostegno attivabili in organico di fatto (incarichi annuali), nonché quella relativa al graduale raggiungimento del rapporto nazionale di un docente ogni due alunni disabili. L'incostituzionalità non è stata però estesa al limite massimo del 70 % dei posti in organico di diritto e, pertanto, la percentuale dei docenti di sostegno assunti con incarico annuale continuerà a restare molto alta. Da una recente indagine condotta dall'Istat, inoltre, emerge che tale percentuale supera abbondantemente il 30% previsto, attestandosi mediamente oltre il 40 e fino al 45%.

Anche in questo caso le risorse saranno distribuite in modo equilibrato, anche attraverso la costituzione di reti di scuole. Va da sé che se il numero dei posti deve restare invariato, ogni risorsa affidata ad una scuola viene necessariamente sottratta ad un'altra. Nella circolare si raccomanda, infine, di limitare, per quanto possibile, in presenza di grave disabilità , la formazione delle classi con più di 20 alunni. Molto spesso, però, tale limite viene superato poiché le istituzioni scolastiche hanno difficoltà a sdoppiare le classi a causa dell'esiguità delle risorse in organico.

Il prossimo anno vi saranno 30 mila alunni in più, ma il numero dei docenti rimarrà bloccato. Vi sarà dunque un ulteriore aumento del numero degli alunni per classe, diminuirà necessariamente l'attenzione alla didattica ed agli studenti con disabilità ed aumenterà ancora la distanza tra il numero di alunni disabili e i docenti di sostegno in ruolo. Di contro, proliferano le indicazioni normative sulle attenzioni da riservare alla singolarità , agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento o con Bisogni Educativi Speciali. Sarebbe interessante capire chi, come e quando dovrebbe o potrebbe fare tutto questo.

Rimane la possibilità di rivolgersi al tribunale. Infatti, a fare da garante per famiglie, studenti e non di rado anche docenti, sono sempre più spesso i giudici, per cercare di contenere i disastrosi effetti di politiche che pregiudicano fortemente l'esercizio del diritto allo studio e mortificano con accanimento la professionalità del docente di sostegno.


APPROFONDIMENTI

La Circolare


In disabili.com

La prassi dei ricorsi al TAR

La crisi? A pagarla sono sanità e scuola

Alunni disabili in classi sempre più numerose


Tina Naccarato


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