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scuola DISABILI Il MIUR propone prove standardizzate, escludendo le scelte educative previste dall'autonomia, gli allievi con bisogni educativi speciali e gli stranieri di recente immigrazione

Anche quest'anno le prove previste dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI) hanno escluso gli allievi con problemi intellettivi, visivi o con disturbi specifici di apprendimento (DSA), i quali non rientreranno nell'elaborazione statistica dei risultati, a meno che durante i test non sia possibile garantire condizioni di somministrazione standardizzate. Se l'alunno ha una disabilità grave, il dirigente scolastico potrà scegliere se escluderlo dalle prove o somministrargli il test, in un'aula separata rispetto ai compagni. E l'integrazione?

LA PROTESTA DEI DOCENTI - Diversi docenti di sostegno hanno protestato o scioperato, mentre alcuni genitori hanno lasciato i figli a casa. Dal 1971, con la L. 118, che ha previsto l'inserimento degli allievi disabili nelle classi comuni, la scuola italiana ha cercato di affermare il principio costituzionale della non discriminazione. Eppure, a 40 anni di distanza, dopo la L. 517/77 sull'integrazione, la legge quadro n. 104/92 e tutta la normativa secondaria che ne è derivata, nelle scuole vengono oggi somministrati test standardizzati. Essi prevedono l'uscita degli insegnanti di sostegno e degli allievi disabili dall'aula durante lo svolgimento dei test, se ritenuto opportuno dal dirigente.

La Nota sullo svolgimento delle prove 2011-2012 Invalsi per gli alunni con bisogni educativi speciali non prevede la presenza dell'insegnante di sostegno durante le prove; prevede invece che siano i dirigenti a decidere se far sostenere le prove agli allievi disabili. In caso contrario, saranno impegnati in altre attività , in sede separata. La tipologia di disabilità o di disturbo di un alunno, deve essere segnalata sulla scheda di risposte dei singoli studenti. Tale segnalazione consentirà di non farli rientrare nella elaborazione statistica dei risultati. Le scuole potranno richiedere all'INVALSI l'invio dei risultati degli allievi con bisogni educativi speciali che abbiano partecipato alle prove solo se essi hanno sostenuto integralmente le prove formulate dall'INVALSI e non quelle eventualmente personalizzate dalla scuola.

LA DISCREZIONALITA' DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
- La decisione di far partecipare o meno gli alunni con certificazione alle prove è rimessa al giudizio dei dirigenti scolastici. Sono ammesse misure dispensative e compensative solo se non modificano le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova. Il dirigente può consentire che gli allievi con disabilità svolgano una o a tutte le prove in un locale differente e solo in questo caso è anche possibile la lettura ad alta voce e la presenza dell'insegnate di sostegno, nonché un tempo aggiuntivo (fino a 30 minuti per ciascuna prova). Per gli allievi della scuola secondaria il Dirigente può prevedere una scansione differente delle date di somministrazione. Anche gli alunni di recente immigrazione, che abbiano cominciato a frequentare una scuola di lingua italiana da meno di un anno scolastico, non concorrono alla determinazione dei risultati.

Non possiamo che ripeterlo: e l'integrazione?

APPROFONDIMENTI


Nota svolgimento prove INVALSI alunni con bisogni educativi speciali
Nota svolgimento prove INVALSI alunni stranieri
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/13/test-invalsi-vietati-ragazzi-disabili-scuole-bologna-rivolta/227823


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Tina Naccarato

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