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L'annuncio è arrivato inatteso ai più.
Inatteso ma gradito e desiderato: il ministro all'Istruzione Giuseppe Fioroni ha garantito un investimento nella direzione dell'integrazione scolastica delgi alunni con disabilità di 4 milioni di euro.
Due gli interventi importanti.
Quello più atteso, anche se non è il principale, è l'assegnazione di 702 nuovi insegnanti di sostegno nella scuola italiana. Quanto avranno inciso, in questo provvedimento, le tante proteste che da tutto il mondo dell'associazionismo, e dai sindacati, si erano levate verso il ministero?
Non è dato sapere, anche perchè della motivazione economica, che era stata indicata ad agosto come motivante il ridimensionamento dell'organico, non adeguato al notevole aumento degli studenti disabili, non c'è più traccia.
Si sottolinea invece, da parte del sottosegretario all'Istruzione Letizia De Torre, che queste nuove immissioni di insegnanti andranno a seguire "casi di nuove certificazione e di aggravamenti", ben monitorati.
Ad essere messo in discussione è l'intero sistema della certificazione, che in effetti ha le sue problematicità: infatti ci sono studenti certificati come disabili, perchè presentano magari difficoltà di apprendimento, o di relazione, ma che tali non sono.

Quindi il problema esiste: ma non si può motivare l'intero ridimensionamento della scuola italiana con i buchi nella certificazione. Perchè, rispetto al ridimensionamento, i 700 insegnanti sono davvero pochi.

Con questo non vorremmo invece perdere di vista il Piano Nazionale di Formazione per l’integrazione degli alunni disabili “I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa”, su cui il ministero punta molto. E a ragione, perchè è un ripensamento dell'intero settore, presentato nella forma del progetto formativo, da attuarsi nel corso dell'anno scolastico iniziato, e nel prossimo 2008/2009.
Il piano si colloca in corrispondenza di due anniversari importanti per il mondo della scuola. Intanto sono passati 40 anni dalla morte di don Lorenzo Milani (il titolo del piano riprende il suo motto, che tradotto dall'inglese significa: mi interesso), e dalla pubblicazione del suo "Lettera a una professoressa", ricco di intuizioni e profezie per una didattica efficace.
Il secondo anniversario è ancor più dolce per l'integrazione scolastica: è il trentennale della legge 517, che nel 1977 segnava la fine delle scuole speciali, e l'inizio del percorso d'integrazione degli studenti con disabilità, vanto italiano nel mondo (siamo gli unici ad avere intrapreso questa impegnativa strada).
Il piano I Care punta alla qualità dell'insegnamento di sostegno.
Cioè va nella direzione della formazione, per ovviare a uno dei maggiori problemi dell'attuale sistema. Mentre per i particolari vi rinviamo alla lettura del piano, sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione, si segnala solo l'obiettivo su cui Fish e Anffas si sono detti non d'accordo.
Infatti I Care nelle intenzioni ministeriali vorrebbe essere il primo passo verso la completa professionalizzazione degli insegnanti di sostegno, che oggi possono fare un periodo con questo ruolo, per poi proseguire la carriera come curriculari.
La distinzione delle carriere appare troppo pesante per le associazioni, che tengono conto della difficoltà per un insegnante nel fare tale scelta. In alternativa propongono di innalzare il periodo di obbligo per i docenti del sostegno dai 5 ai 10 anni. Oggi infatti, dopo 5 anni di insegnamento di sostegno, si può fare il salto al curriculare.
Oltre a ciò, le associazioni auspicano siano previsti dei benefit, come pensionamento anticipato, abbreviazione della carriera, o vantaggi nelle graduatorie.

INFO:

Leggete a questa pagina del sito del Ministero della Pubblica Istruzione i dettagli del piano I CARE

Con questi articoli avevamo presentato la situazione di questo inizio anno scolastico:
LA MOBILITAZIONE DI SINDACATI E ASSOCIAZIONI PER L'INTEGRAZIONE IN CLASSE

FIORONI A NAPOLI HA RISPOSTE PER TUTTI: SI RISOLVERA' L'EMERGENZA SCUOLA?

TAGLI AL SOSTEGNO, VOCI CONTRARIE ANCHE DALLA MAGGIORANZA


[Alberto Friso]

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